In questo report ti spiego come sfruttare le asimmetrie fiscali offerte dall’Unione Europea a vantaggio della tua impresa e dei tuoi clienti.
L’europa unita offre numerosi vantaggi agli imprenditori perché grazie all’unione dei mercati puoi muoverti e risiedere in ogni paese membro e vendere in un altro paese membro senza alcun problema. Per cui è possibile vivere in Bulgaria, pagare le basse imposte bulgare e al contempo vendere a clienti italiani. E’ una follia che ci siano Stati, come l’Italia che conservino una tassazione così elevata e al contempo firmino trattati di libero scambio e libero movimento di persone e capitali. E’ ovvio che tutti coloro che possono andarsene in un paese a tassazione ridotta, senza perdere quote di mercato, preferiscono farlo.
Ecco che tutti gli imprenditori italiani che vendono in Italia si stanno trasferendo in paesi a tassazione ridotta senza però perdere quote di mercato in Italia, in virtù del trattato di libero scambio di merci, persone e capitali. Non so cosa avessero in testa i nostri politici quando hanno firmato quei trattati, ma una persona con un po di sale in zucca avrebbe dovuto iniziare un processo di riduzione fiscale proprio per evitare fenomeni del genere. E invece hanno continuato a tassare gli imprenditori e professionisti italiani come buoi da lavoro e alla fine questi si sono stancati. Oggi molti di loro sono all’estero, come dargli torto.
D’altronde anche i tuoi clienti otterrebbero vantaggi considerevoli da un’operazione del genere. Infatti nelle operazioni b2b non è necessario applicare l’IVA. Infatti la vendita e l’acquisto di beni fra imprese con sede nel territorio UE, con invio ed arrivo degli stessi in altro Paese UE, è definita rispettivamente cessione ed acquisto intracomunitaria e non è soggetta ad IVA.
Tu, in quanto imprenditore italiano, hai diritto di trasferirti all’estero e vendere in Italia. Non vuoi sfruttare questa asimmetria perché sei un “patriota”? Va bene, fai come vuoi. Dovrai lavorare il doppio, vedere meno risultati e affrontare uno stato burocratico parassitario. Ma capisco che al richiamo della patria non si comanda.
Dopotutto dover sopportare il 48% di pressione fiscale (Ufficio studi CGIA, 2018) per finanziare le vacanze dei politici, dei manager pubblici e dei diplomatici nel mondo è troppo allettante come prospettiva. Viceversa l’idea di trasferirsi in Bulgaria o Romania e pagare il 10% di imposte o solo il 3% sui profitti è disdicevole…..
Poi ci chiediamo perché la Romania abbia la produttività più alta d’Europa e l’Italia la più bassa. In Italia l’imposta sulle imprese è 24% in Romania è il l’1% sui profitti. Siamo sicuri che non ci sia nessuna relazione tra tassazione e produttività?
Ogni cittadino europeo che vive in uno dei paesi in alto della classifica qui sotto è libero di trasferirsi nei paesi situati ai piedi della classifica. Il mio consiglio è proprio di farlo, senza esitare un minuto di più. Qualsiasi cittadino europeo può stabilire la propria azienda nei paesi a bassa tassazione con il costo della vita ridotta e ottenere un incremento effettivo del proprio reddito del 50%.
Immagina un imprenditore danese che si trasferisce in Slovacchia. Immagina i vantaggi fiscali, di costo della manodopera che otterrebbe. Probabilmente avrebbe un guadagno complessivo del 70%.
Molti però non lo fanno perché è complicato abbandonare il paese in cui sei nato e cresciuto. Molti hanno famiglia, amici, abitudini, molti hanno paura di una lingua diversa, posti e usanze differenti. Alla fine molti imprenditori e professionisti si lasciano sfuggire questa eccellente opportunità da sotto al naso.
Ad ogni modo nessuna di queste è una scelta economica, si tratta di scelte personali, affettive e culturali. Secondo me l’unico motivo per cui non dovresti seguire questo consiglio è perché sei talmente innamorato di una donna italiana che saresti disposto a sopportare il peso della pressione fiscale al 50%.
Io ho amato molte donne italiane nella mia vita, ma nessuno di questi amori ha mai giustificato il 50% di pressione fiscale. Sarò un insensibile, ma è così che ragiono. Dopotutto in Romania, Bulgaria, Slovacchia non mancano le donne. Puoi costruirti una vita dove vuoi tu.
Molti imprenditori infatti si trasferiscono all’estero, si costruiscono una piacevole vita all’estero e vivono felici con donne straordinarie e un surplus di denaro da dedicare al benessere e alla sicurezza della propria nuova famiglia. Lo puoi fare anche tu.
Ecco i paesi che hanno ridotto (blue) o aumentato le imposte (rosso) dal 2001 al 2016. Come puoi notare Bulgaria e Romania in questo periodo sono i paesi europei che stanno puntando maggiormente sulle asimmetrie fiscali, attirando imprenditori da tutta Europa. Non solo le imposte erano basse, ma le hanno addirittura ridotte. In Bulgaria si paga una flat tax del 10%, mentre in Romania si paga il tra l’1 e il 3% sui profitti di impresa.
Il mio socio Valerio Quatrano è uno di coloro che sta sfruttando le asimmetrie fiscali in Europa, ha acquisito infatti la residenza rumena e ha una felice storia d’amore con una splendida ragazza di Bucharest. Come puoi vedere, la vita procede felicemente anche fuori dall’Italia.
Quali sono le libertà sancite dall’adesione all’Unione Europea? Queste libertà sono presentate in maniera negativa da trasmissioni televisive come Presa Diretta, Report e altri programmi di inchiesta gestiti da giornalisti ideologicamente orientati. Ma in realtà sono libertà legittimamente sancite dall’UE senza alcun tipo di restrizione.
Puoi tranquillamente portare i tuoi capitali fuori dall’Italia, in una banca di un altro paese europeo che applichi costi di gestione più bassi. Puoi aprire un’azienda in Estonia, avere un conto corrente in Bulgaria, un call center in Romania e al contempo godere dell’esenzione delle imposte ottenendo la residenza fiscale in Portogallo.
Ma quali sono queste libertà sancite dall’Unione europea che devi difendere armi in pugno, se uno Stato decide di impedirti di esercitarli?
Libero Movimento di Capitali
Libero Movimento di Capitali significa che puoi effettuare investimenti di qualsiasi tipo (es.: immobili, strumenti finanziari come titoli e azioni di società) in qualsiasi stato dell’Unione per qualsiasi ammontare senza restrizioni.
Se vuoi comprare azioni di una società quotata a Tallinn piuttosto che a Milano sei libero di farlo. Se vuoi incassare i dividendi di società estere di cui sei socio sei libero di farlo. Sei vuoi aprire una società all’estero che distribuisca il suo dividendo in Italia sei libero di farlo.
Un’altra conseguenza del Libero Movimento di Capitali è che il tuo bancomat deve funzionare come se fossi in Italia anche quando ti muovi in altri Paesi dell’Unione (per prelievi o pagamenti di qualsiasi tipo ad esempio).
Quando parliamo di libertà di trasferimento non intendiamo quindi solo le persone, ma anche capitali e merci.
Libertà di Erogare Servizi
Se sei un imprenditore o un professionista, gli Stati dell’Unione devono metterti in grado di erogare i tuoi servizi dovunque tu sia in Europa e, ancora una volta, senza discriminarti per intenderci.
Se sei italiano, ma vuoi andare a vivere in Olanda piuttosto che in Spagna e continuare ad erogare i tuoi servizi in Italia (piuttosto che nel resto del mondo) puoi farlo nel senso che sei libero di farlo e nessuno ti deve ostacolare nello svolgimento del tuo servizio.
Inoltre, sei libero di scegliere la forma migliore tramite la quale erogare i tuoi servizi.
[amazon_link asins=’1983562858′ template=’ProductAd’ store=’fotiam-21′ marketplace=’IT’ link_id=’c7e00964-e103-11e8-9475-a17dbafd16ee’]Va da sé che il tuo stato di appartenenza (come l’Italia) tenterà in maniera velata (ma neanche poi tanto) di ostacolarti ad esempio introdudenco le cosiddette “exit tax” (tasse da pagare al momento dell’uscita dal paese), ma si tratta di tenui tentativi che non devono scoraggiarti e che, entro certi limiti, non sono neanche in linea con la legislazione dell’Unione Europea per quanto mi riguarda.
Senz’altro ti sarà capitato di sentire talvolta al telegiornale che l’Unione Europea ha imposto pesanti sanzioni o multe all’Italia per violazione delle norme comunitarie. Ecco, sappi che molte di quelle multe e sanzioni (tra l’altro pagate anche da te) sono dovute al fatto che l’Italia ha in qualche modo “ristretto” le tue libertà personali e l’Europa se ne accorta intervenendo per rimettere le cose a posto.
Come vedi quindi appartenere ad un Unione tra Stati ha anche i suoi vantaggi. L’UE difende la tua libertà di trasferimento contro il tuo stesso Stato.
Libertà di Stabilimento (o Libertà di Trasferimento)
Per libertà di stabilimento si intende la possibilità di costituire e gestire un’impresa o intraprendere una qualsiasi attività economica in un paese della Comunità Europea tramite l’apertura di agenzie, filiali e succursali.
Devi sapere che la libertà di stabilimento impone il divieto di discriminare un imprenditore in base alla nazionalità e si divide in libertà di stabilimento primaria e secondaria.
La libertà di stabilimento primaria si ha quando un cittadino di uno stato membro si stabilisce in via definitiva in un altro stato per intraprendere un’attività imprenditoriale.
La libertà di stabilimento secondaria si ha quando un cittadino , già stabilito in uno Stato membro, esercita un’attività secondaria in un altro paese della CEE (es. apertura di una succursale).
Questo è un concetto che mi piacerebbe tenessi a mente: Trasferirti in un altro paese per fare business non solo è legale (e ci mancherebbe altro) ma è uno dei principi cardini dell’Unione Europea.
Noi di Trasferimentosicuro.it lo predichiamo da sempre nonostante l’ignoranza e la stupidità di molti che subito gridano all’evasione fiscale, complici di un sistema italiano in default e della loro paura di guardare al di là del proprio naso.