Ho appena concluso la visione del film Snowden, che mi ha fatto pensare alla privacy, alla sorveglianza e a come dev’essere la vita di una spia internazionale. Questo thriller politico ripercorre le vicende di Edward Snowden che nel 2013 ha divulgato alcune informazioni top secret dell’NSA, scatenando un enorme scandalo internazionale.
Ora, divertiamoci un po’: immagina che tu sia ricercato dal governo, o magari da creditori infuriati, da un’ex moglie molto vendicativa, o da un killer a caccia della grossa taglia che pende sulla tua testa. Devi trovare un luogo sicuro dove nasconderti finché le acque non si calmano o, forse, per il resto dei tuoi giorni.
Dove scapperesti se potessi scegliere una destinazione qualsiasi?
La soluzione migliore sono i Paesi senza estradizione. Ma attenzione a scegliere quello giusto, perché non sono tutti uguali.
Ovviamente non ti sto suggerendo di fuggire dalla legge, ma pensaci un momento: se il governo alzasse la posta del programma di spionaggio, o modificasse la legge dichiarando illegali le tue attività, o se dovessi dei soldi a un boss assetato di sangue, dove scapperesti?
Cambieresti il tuo aspetto? Ti faresti un tatuaggio, o magari arriveresti addirittura a farti impiantare un chip per cambiare la voce come Johnny Depp in The Tourist?
Pensa a Julian Assange o a Edward Snowden. L’ex Segretario di Stato americano John Kerry ha denunciato pubblicamente Snowden, affermando che avrebbe dovuto rientrare su suolo americano per essere processato. Snowden è stato a lungo il nemico numero uno del governo americano di cui ha svelato alcuni segreti; per questo, ha trascorso un lungo esilio in Russia.
Naturalmente la sua cattura è una priorità per il governo americano e gli sforzi profusi per assicurarla sono ben superiori a quelli dedicati a molti altri. Snowden l’ha fatta grossa, smascherando la natura tentacolare del sistema di sicurezza americano e mettendo molti enti e istituti, incluso il governo tedesco, in allarme.
Ad ogni modo, se mai ti trovassi costretto a fuggire e cercassi un Paese in cui “rifugiarti”, faresti bene a ricordarti quanto segue. Quindi, ti consiglio di proseguire la lettura.
A VOLTE I GOVERNI NON RICONOSCONO LE REGOLE DI NON ESTRADIZIONE
Ricorda che non sempre la pratica segue la legge alla lettera. Alcuni Paesi, infatti, pur avendo degli accordi di estradizione, non li rispettano; altri fanno estradizioni ad hoc, anche quando questi accordi non esistono. Tutto questo non fa che complicare un argomento già piuttosto difficile.
Nel 2012 circa 900 persone, per la maggior parte provenienti da Canada, Messico e Colombia, sono state fatte rientrare negli Stati Uniti. Si trattava per metà di trafficanti di droga; il resto era accusato di frode, omicidio e reati pornografici.
Sappiamo che alcuni Paesi mediorientali, e anche la Spagna e lo Yemen, estradano i criminali anche in assenza di accordi di estradizione. In questo modo, è molto semplice per un governo straniero acciuffare chi fugge. Ma, come accennato, si verifica anche l’opposto, ossia che alcuni Paesi, che hanno degli accordi di estradizione, si rifiutino di applicarli. Tra questi c’è Cuba, che sappiamo essere la tana in cui oggi si nasconde quasi un centinaio di presunti criminali. L’isola dell’Avana ha siglato un accordo con gli Stati Uniti a riguardo ma, vista la situazione diplomatica, non lo applica. Non sappiamo ancora come cambieranno le estradizioni ora che i rapporti con gli US sono meno tesi.
Cuba non è un caso isolato. Ci sono alcuni Paesi che, pur avendo accordi a riguardo, hanno rifiutato le richieste di estradizione avanzate dagli Stati Uniti. Si tratta di Bolivia, Ecuador, Islanda, Nicaragua, Svizzera, Venezuela e Zimbabwe.
Un discorso a parte va fatto per i Paesi senza accordi di estradizione.
PAESI CHE NON HANNO ACCORDI DI ESTRADIZIONE CON GLI STATI UNITI
Ti segnalo quelli che potrebbero interessarti, soprattutto se sei un lavoratore nomade o sei ti stai informando per rifarti una vita altrove.
Sono sicuro che se ora immaginassi di doverti nascondere da qualche parte in cui non sono in vigore accordi di estradizione, visualizzeresti un luogo infernale ai confini del mondo. Ma ti sbagli.
L’immaginario collettivo spesso ci porta a sviluppare delle convinzioni infondate. Ed è probabilmente per questo motivo che tante persone che fuggono dalla legge finiscono in Spagna. Forse credono di poter contare sulla protezione di un Paese europeo, famoso per chiudere gli occhi su “alcune cose”. E invece, per chi non possiede un passaporto spagnolo, non è così.
Al contrario, diversi governi, sono capaci di montare accuse tali da costringere la maggior parte dei loro omologhi occidentali a estradare chiunque nel minor tempo possibile.
Ecco i Paesi per i quali non è ammessa l’estradizione per l’Italia:
Emirati Arabi Uniti
Cambogia
Jamaica
Belize
Isole Seychelles
Madagascar
Nepal
Stato federale della Grande Malesia
Repubblica di Capo Verde
Repubblica di Namibia.
EMIRATI ARABI UNITI
Gli Emirati Arabi non hanno accordi di estradizione con Italia (e Stati Uniti) ma hanno messo in chiaro di non avere interesse a dare rifugio a “criminali”.
Nonostante questo, il primo ministro tailandese deposto vive proprio a Dubai. Non credo che i Paesi mediorientali accolgano a braccia aperte le persone in fuga; tuttavia, vivere in un Paese che ha il più alto numero al mondo di Rolls Royce e di centri commerciali con l’aria condizionata non sembra poi così terribile.
CAMBOGIA
La Cambogia, un Paese in rapida espansione, non ha l’estradizione. Arriverò a dire che vivere in Cambogia potrebbe addirittura aumentare il successo del tuo business – Potrebbe essere una buona scelta anche se non ti stai nascondendo!
Qualcuno dovrebbe inventare dei tour nei Paesi senza estradizione e costringere le persone ad aprire per “punizione” delle attività in mercati ad alta crescita. Dato il grande interesse che molti già dimostrano per trasferirsi all’estero e cambiare vita, varrebbe la pena orientarli verso i Paesi senza estradizione. C’è qualche volontario?
ANDIAMO IN SPIAGGIA: Belize, Isole Seychelles, Madagascar
Belize, Isole Seychelles, Madagascar sono altri Paesi senza estradizione.
Belize è una nazione tax-free con un interessante programma di citizenship by investment. Le Isole Seychelles sono di particolare interesse per gli imprenditori edili attivi in ambito turistico. Il Madagascar è una destinazione africana emergente.
Un discorso simile vale per la Malesia, dove economia e bolla immobiliare sono cresciute alla velocità della luce. Nonostante questo, Kuala Lumpur è probabilmente la città più economica della regione. E non dimentichiamo che è molto vicina all’Indonesia, una delle mete d’elezione dei nomadi.
REPUBBLICA DI CAPO VERDE E REPUBBLICA DI NAMIBIA.
Capo Verde e Namibia, due tra le economie interessanti nel continente africano, non hanno rilevanti accordi di estradizione. Chi è interessato a operare sui mercati di frontiera dovrebbe approfondire le opportunità offerte dall’Africa.
Dove dovresti rifugiarti se scappassi dal Regno Unito? Beh, molti dei Paesi elencati in questo articolo non hanno accordi di estradizione nemmeno con la regina Elisabetta.
A questi si aggiungono Armenia, Azerbaijan, Bielorussia, Cameroon, Repubblica Dominicana, Georgia, Kazakhstan, Corea del Sud e Venezuela. Se sei un cittadino proveniente da un altro Paese vale la stessa regola: fai una ricerca su quali Paesi hanno accordi di estradizione o documentati su quelli omessi.
PAESI SENZA ESTRADIZIONE VS PAESI SENZA RELAZIONI DIPLOMATICHE
Esistono ovviamente anche luoghi sicuri dove nessuno vorrebbe finire. Oltre ai Paesi senza accordi di estradizione, ci sono quelli che non hanno relazioni diplomatiche con il tuo Paese d’origine.
Dubito che molti vorrebbero finire a Mogadiscio, anche se sono certo che la vita è migliore di quello che vediamo in televisione. Esiste addirittura un’iniziativa, Free Somalia Project, che incoraggia le persone a trasferirsi lì. Ma cosa mi dici della Corea del Nord?
Potrei anche svelarti che in diversi posti dell’Iran la vita è molto diversa da come la dipinge la propaganda occidentale, ma credo che questo non sia abbastanza per farti valutare seriamente di trasferirti lì.
Se ad esempio sei anche un cittadino americano, Cuba e la piccola nazione asiatica del Bhutan — dove non esistono i semafori — sono le uniche opzioni di Paesi senza relazioni diplomatiche che non sono anche zone di guerra.
Attenzione che i Paesi che gli Stati Uniti considerano nemici potrebbero non essere una buona scelta: a prescindere dallo status delle relazioni diplomatiche e degli accordi di estradizione, la CIA potrebbe sempre scovarti.
Ci sono poi alcuni Paesi africani, come il Sahara Occidentale che un giornalista ha dipinto come un luogo anarchico “perfetto per il cattivo in un film di spionaggio”. In Paesi come questo mancano le infrastrutture ed è molto difficile essere scoperti, salvo che tu non vada in giro sfoggiando al polso un Rolex tempestato di diamanti.
Se preferisci la cultura latina valuta il Venezuela. L’ex presidente Hugo Chavez non rispettava i trattati di estradizione esistenti e lo stesso vale per il governo attuale. Politici come questi considerano le leggi come qualcosa da interpretare a proprio piacimento – un atteggiamento condiviso da molti, anche altrove. Dunque il Venezuela potrebbe essere il nascondiglio perfetto per condurre la tua nuova vita all’estero. Il fatto stesso che stia leggendo questo post mi fa pensare che tu creda nelle tue idee e che non abbocchi al mito dell’americano che viene attaccato appena mette piede fuori da casa propria.
Nell’era della iper-cooperazione tra governi e di un massiccio giro di vite su “crimini” di poca importanza fa bene scoprire che non tutti i Paesi seguono il nuovo approccio statalista globale. Vale la pena ricordare che anche il tuo governo infrange le regole, come quando la CIA ha fatto fuori “elementi indesiderati” nella giungla ecuadoriana. A che servono i trattati di estradizione quando esiste la legge della giungla?
LA DIFFERENZA TRA NON AVERE ACCORDI DI ESTRADIZIONE E NON ESTRADARE
Il fatto che un Paese non abbia accordi di estradizione non significa che non estradi i criminali. Significa solo che non lo fa tramite un meccanismo diplomatico consolidato e veloce.
Come abbiamo accennato, esistono governi molto potenti (ehm, ehm) che semplicemente si recano in un Paese straniero e “recuperano” i fuggitivi. In alcuni casi capita che chiedano prima, usando modi aggressivi per ottenere che il Paese senza accordi di estradizione rilasci il sospettato.
In questo caso, la doppia cittadinanza potrebbe aiutarti. Alcuni Paesi, come il Brasile e il Venezuela, non estradano i propri cittadini. Ma attenzione! Non pensare di poter ottenere un passaporto venezuelano acquistandolo velocemente nel mercato nero: ti costerebbe migliaia di dollari e potresti finire in galera!
CASI FAMOSI DI (NON) ESTRADIZIONE
Un articolo sui trattati di estradizione non sarebbe completo senza uno sguardo ai casi più famosi degli ultimi anni. Ho già detto che la storia di Edward Snowden è probabilmente l’evento che, più di ogni altro negli ultimi dieci anni, ha portato all’attenzione collettiva il tema dell’estradizione. C’è addirittura chi discute di quali voli dovrebbe prendere per non rischiare l’estradizione. La sua storia è iniziata a Hong Kong, ma la ricerca di asilo lo ha portato in Russia e poi altrove.
El Chapo, il famoso boss messicano della droga (e il personaggio che ha ispirato l’omonima serie Netflix), fu estradato negli Stati Uniti. Un altro nome noto del mondo della droga è il colombiano Pablo Escobar, il capo del cartello di Medellin. Roman Polanski, il regista accusato di pedofilia, ha evitato l’estradizione in numerosi Paesi.
Julian Assange, fondatore di WikiLeaks, si oppone da anni all’estradizione in Svezia e negli Stati Uniti dopo le accuse di stupro e divulgazione di informazioni riservate. Garry McKinnon, un hacker della NASA e del Pentagono, si è opposto all’estradizione per oltre dieci anni. Molti dei casi più noti hanno a che fare con la sicurezza e le informazioni in un’epoca in cui queste ultime possono mettere a repentaglio non solo la vita delle persone, ma la stabilità di interi governi.
Quindi, se aspetti da un momento all’altro la visita di uno dei ragazzi di Terry Benedict o della Gestapo, sappi che al mondo esistono diversi luoghi in cui rifugiarti. Sono luoghi sicuri dove puoi trascorrere il resto della tua vita che, dopotutto, si presentano anche bene… Sicuramente poteva andarti peggio!
Wish You All the Very Best
Keep Going
Luca Taglialatela