In questo report scoprirai che il trasferimento di residenza non ti salva dalle cartelle esattoriali pregresse.
Molte persone mi fanno la seguente domanda: “le cartelle esattoriali possono essere recapitate all’estero?”. Per cui in questo articolo ho deciso di rispondere in maniera articolata in modo da fare definitivamente chiarezza su questa questione.
In realtà, se volessi attenermi strettamente al significato letterale della domanda la risposta sarebbe molto breve.
Infatti le cartelle esattoriali vengono sempre recapitate all’indirizzo della tua residenza. Non importa dove sia ubicata. Per cui se sei residente all’estero le cartelle esattoriali ti vengono recapitate all’estero. Se invece sei ufficialmente residente in Italia, ma vivi concretamente all’estero, le cartelle vengono recapitate al tuo indirizzo in Italia.
Per farla breve, le cartelle esattoriali vengono recapitate all’indirizzo dove sei ufficialmente residente, quale esso sia. Questo principio vale per qualsiasi comunicazione proveniente da un organo dello Stato.
Le cartelle esattoriali vengono recapitate all’estero se sei iscritto all’AIRE e hai comunicato il tuo nuovo indirizzo di residenza. Nulla vieta ad un organo statale di inviare della corrispondenza ad una casella postale presente sul territorio di un altro Stato.
L’invio di corrispondenza in territorio straniero non è considerata una violazione della sovranità statale. Si basti leggere questa nota di Equitalia relativa alle cartelle di pagamento..
Questo però ci fa capire che In realtà la domanda del titolo è mal posta e cela un’altra preoccupazione.
La vera domanda che si cela è la seguente:
- Lo Stato in cui non sei più residente può condurti davanti a un tribunale se non paghi le imposte precedentemente maturate? Tradotto: se vado all’estero posso non pagare le imposte che ho già maturato?
E’ questa la vera domanda che si cela. E’ altresì evidente che la domanda che mi viene posta cela un chiaro intento elusivo. Le persone che mi pongono questa domanda vorrebbero andare all’estero per non pagare le imposte matuarate durante la loro residenza in Italia.
Quindi approfitto di questo articolo per fare un po’ di chiarezza sul concetto di trasferimento di residenza e per precisare il tipo di servizio che offriamo con Trasferimento Sicuro.
Cartelle esattoriali: il trasferimento di residenza non ti salva dalle tasse già maturate
Se il tuo intento è quello di trasferirti per evitare di pagare delle imposte già maturate allora sappi che sei sulla strada sbagliata. Il trasferimento di residenza non estingue le tasse precedenti al tuo trasferimento di residenza. Sembra un gioco di parole, ma è esattamente così. Le tasse le risparmi da il giorno dopo che ti trasferisci, tutto ciò che accade prima lo devi pagare.
Inoltre trasferirsi all’estero, nell’ambito di un Paese facente parte dell’Unione europea, non esclude di per sé la possibilità da parte del Fisco italiano di poter procedere ancora nei confronti del contribuente ai fini della riscossione dei tributi.
Ora, Trasferimento Sicuro è certamente nato con l’obiettivo di abbattere la pressione fiscale dei cittadini italiani che vogliono vivere all’estero, ma questo riguarda solo le imposte che si risparmiano dopo il trasferimento di residenza.
Per cui non venire presso il mio studio con l’assurda richiesta che hai un debito con Equitalia di 20.000 euro e vuoi sapere se andando all’estero puoi evitare di assolvere al tuo debito.
Probabilmente, se vai in un paese lontano, riesci anche a non pagare le tasse maturate, ma stai violando una legge italiana e non appena torni su suolo italiano te la fanno pagare con gli interessi.
Se hai delle imposte pregresse non pagate e ti trasferisci all’estero, sicuramente ti vengono recapitate le cartelle esattoriali all’indirizzo estero che dovesse risultare dalla tua iscrizione all’AIRE.
Le cartelle di pagamento destinate ai cittadini italiani residenti all’estero iscritti all’AIRE devono essere trasmesse agli uffici locali dell’agenzia delle entrate territorialmente competente sulla base del domicilio fiscale del debitore, ovvero del luogo dove il soggetto ha prodotto il proprio reddito.
L’agenzia delle entrate avvia quindi una procedura di mutua assistenza tra paesi esteri in materia di notifiche affinche’ l’atto giunga al destinatario.
Ovviamente se sei all’estero il fisco italiano può rifarsi sui tuoi beni presenti sul territorio italiano.
Ad ogni modo, sappi che andando via senza chiudere i debiti con lo Stato, non solo violeresti una legge italiana, ma potresti trovare la Guardia di Finanza ad accoglierti a braccia aperte appena arrivi all’areoporto …
Quindi nel caso ricevessi delle cartelle di Equitalia conviene rivolgersi a un esperto di mediazione del credito che ti permetta di accendere un mutuo che ripaghi i debiti maturati. Oppure se ritieni di essere stato vittima di un errore fai ricorso attraverso le vie legali.
Ciò non toglie che sia un’idea intelligente quella di trasferirsi all’estero per risparmiare sulla tassazione futura.