Offerta di lavoro dall’Estero: Fai Molta Attenzione

4 Settembre 2015
In questo report vedremo a cosa devi stare attento quando ricevi un'offerta di lavoro dall'estero e se decidi effettivamente di trasferirti.
 offerta lavoro estero

Ti senti stanco, insoddisfatto e magari pure un po’ frustrato dal tuo lavoro in Italia?

E allora che si fa? Be’ ci si guarda attorno! Lavorare all’estero potrebbe essere il nuovo inizio che stavi cercando … nuova vita, nuovi amici, nuovi colleghi, e magari meno bisogno di voler scappare ogni volta che le cose non vanno bene. Perche’ no?

E allora via: a tutta birra sui social come Linkedin e in giro a chiedere ai tuoi contatti esteri per ottenere un’offerta di lavoro.

E daje e daje e alla fine … la proposta arriva: una interessante posizione da manager in medio oriente o magari negli USA oppure in Cina, perche’ no.

E allora valigia alla mano e subito giu’ per le scale il taxi e’ sotto che ti aspetta per portarti all’aeroporto sei gia’ li’ ma stooooop !!!

Lo so che vuoi partire, che non vedi l’ora, e lo farai, ma assicurati di aver allacciato la cintura …
fai in modo che il tuo rientro per le vacanze natalizie in Italia sia altrettanto piacevole quanto le e’ la partenza e che sotto l’albero non ti aspettino delle belle cartelle di Equitalia!

E allora ecco i miei 5 consigli o meglio i 5 Motivi Per Cui Ti Consiglio di Fare Molta Attenzione Se Ricevi Un’Offerta Di Lavoro dall’Estero

Motivo n. 1: Trasferisi va bene ma presta attenzione al Fisco Italiano

Forse non lo sai, ma esiste una lista di Paesi cosiddetti “black list” dove, se ti trasferisci, al Fisco italiano non interessa. Ossia, anche se ti trasferisci in questi Paesi (da solo o con la tua famiglia), il Fisco italiano ti ritiene ancora residente ai fini fiscali in Italia.

Se te ne vai, quindi, il Fisco potrebbe contestarti il trasferimento se non fai le cose per bene e non raccogli le adeguate prove documentali le quali attestano che il tuo trasferimento e’ effettivo e non fittizio, ossia fasullo e fatto solo per pagare meno tasse.

trasferimento sicuro

Motivo n. 2: la gestione patrimoniale dei tuoi immobili in Italia

Non hai case o altri beni mobili (automobili, motociclette, contratti di affitto, ecc.) registrati a tuo nome nei pubblici registri in Italia? A posto! Buon per te allora: parti e non tornare!

Ma se non e’ cosi’?

Se hai una prima casa, un mutuo ancora aperto, un contratto di affitto che non vuoi o non puoi rescindere? Se sei ancora sullo stato di famiglia dei tuoi genitori, se il tuo domicilio fiscale e’ ancora in Italia ? … Be’, in questo caso ti consiglio di fare un bel respiro, di mantenere la calma e di voler provvedere di conseguenza.

Tutte queste cose potrebbero far pensare al fisco italiano che il tuo centro degli interessi (economici e sociali) sia ancora in Italia.

Risultato? Tu parti e pensi di dover pagare le tasse solo nel Paese di destinazione, ma per il Fisco non e’ cosi’ … e si apre un bell’accertamento senza fine … gia’ lo vedo … primo grado di giudizio, secondo grado di giudizio, fino ad arrivare alla Corte di Cassazione. Quando Tti sarebbe bastata una semplice consulenza prima di partire per mettere tutto a posto.

Fatti un favore personale: EVITALO! Fai un rapido passaggio da un professionista.
Chiedi e ti sara’ dato 🙂

Motivo n. 3: gli obblighi formali a carico proprio e quelli a carico dei datori di lavoro

Magari lavori per una multinazionale che ha sede anche in Italia e che decide di mandarti a lavorare all’estero presso una sua filiale. In questo caso, esiste forse la possibilità che il dipartimento fiscale della tua azienda ti dia una mano e ti spieghi come comportarti ai fini fiscali per effettuare il trasferimento di residenza fiscale e vivere la tua nuova esperienza in serenità, senza paura di pagare più tasse o sbagliare il calcolo delle imposte.

Ma, consiglio personale, fai molta attenzione. Solo perche’ lavorano per il dipartimento fiscale non e’ detto che sappiano fare tutto. Cioè, se il dipartimento fiscale si occupa delle dichiarazioni dei redditi della tua azienda in Italia, allora non e’ detto che ne capisca anche di trasferimenti di residenza di lavoratori dipendenti.

Non e’ colpa loro. Il Fisco e’ una brutta bestia e non si puo’ conoscerne ogni aspetto o specializzarsi in tutto. A ciascuno il suo!

Il problema è che, per ogni lavoratore dipendente, il datore di lavoro ha delle regole fiscali ben precise da seguire in materia di ritenute Irpef e ritenute previdenziali ad esempio. Se sbaglia fa’ un danno a se’ stesso (perche’ rischia sanzioni in caso di accertamento da parte del fisco) e un danno anche a te (perche’ magari ti applica delle ritenute in busta paga troppo alte e tu non capisci perche’ il pago bancomat quel giorno non ha funzionato …).

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Questi obblighi formali, bada bene, li ha qualsiasi datore di lavoro: italiano e anche estero.
Prima di trasferirti e’ allora FONDAMENTALE sapere “CHI FA COSA”.

Esiste inoltre la possibilita’ che tu debba continuare a fare il 730 o la dichiarazione dei redditi in Italia se hai mutui accesi o ristrutturazioni del patrimonio edilizio in corso o altri crediti di imposta da utilizzare.

Motivo n. 4: evitare problemi di doppia tassazione

Ogni Stato ha le sue proprie regole di tassazione. Non puoi pensare che siano tutte uguali in tutto il mondo cosi’ come non puoi credere che esistano Paesi che non hanno regole. Anche i Paradisi Fiscali ne hanno, e’ chiaro?!?!

Questo puo’ comportare che due Paesi come l’Italia e il Paese che ti ha fatto l’offerta di lavoro vogliano o possano tassare i tuoi redditi ognuno secondo le sue regole.

Questo porterebbe a una doppia tassazione cosiddetta “internazionale” che e’ si’ vietata – per cosi’ dire – dalle norme di diritto tributario internazionale ma sei tu che devi far valere i tuoi diritti e spiegare agli Stati perche’ non possono tassarti tutti e due sullo stesso reddito.

Ti faccio un esempio: te ne vai a dicembre ad Amsterdam. L’Italia ti tassa anche sul reddito di Amsterdam perche’ sei stato iscritto all’anagrafe della popolazione residente italiana per piu’ di 183 giorni in un anno. L’Olanda pero’ ti tassa sul reddito prodotto come lavoratore dipendente a dicembre ad Amsterdam perche’ li’ hai lavorato.

E allora che si fa? Si chiede un credito all’Italia? Ci si applica per un’esenzione? O si paga due volte e amen? Esiste una Convenzione contro le doppie imposizioni che scongiuri l’applicazione della duplice tassazione? E se non esiste?

Muoversi informati e per tempo e’ la chiave per non incappare in brutte o sgradevoli sorprese. Proteggi il tuo reddito e il tuo patrimonio prima di fare le valigie.

Motivo n.5: essere certi che il calcolo delle imposte sia corretto

Infine, c’e’ la questione del calcolo dell’imposta, sia in Italia che nel Paese di destinazione.
RIguardo l’applicazione delle ritenute Irpef e previdenziali le cose sono piuttosto complesse.
E’ necessario, inoltre, capire se ai fini previdenziali esistono delle convenzioni tra l’Italia ed il Paese di destinazione al fine di comprendere se i contributi versati in Italia potranno cumularsi con quelli verati o da versare nel Paese di destinazione.

Questo e’ fondamentale se vuoi capire quando e come andrai in pensione. Non credi?

Offerta di lavoro: la soluzione esiste

La soluzione per risolvere tutti i 5 problemi in una volta sola esiste e non si tratta di arti magiche o portafortuna contro il malocchio che allontanino il fisco da te per sempre.

La soluzione si chiama Trasferimento Sicuro!

Trasferimentosicuro.it è oggi l’unica associazione professionale italiana specializzata in trasferimeni di residenza fiscale di persone fisiche ed aziende, da e verso l’Italia. Nonostante, infatti, la comprovata bravura e competenza di numerosi altri studi professionali attualmente operativi in Italia, possiamo assicurarti che nessuno di essi può vantare il nostro livello di specializzazione in materia.

Ciò in quanto siamo stati i primi a posizionarci su questa nuova esigenza che ci ha permesso di affrontare ed approfondire al meglio le tematiche di diritto tributario internazionale legate al trasferimento di residenza e non solo.

Infatti, prima ancora di essere un commercialista e un tributarista con focus internazionale sono un imprenditore che ogni giorno deve lottare contro la burocrazia per seguire la mia attività e quella dei miei clienti. Nella mia pratica quotidiana non mi limito a dare consigli “da tecnico”, ma offro una panoramica più ampia di pianificazione fiscale internazionale a lungo termine. Se hai bisogno di qualcosa di più di un semplice commercialista panciuto che risponda alle tue domande senza capacità propositive allora devi rivolgerti a me.

Se non credi a me credi allora ai miei clienti.

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Luca Taglialatela

Dottore commercialista e tributarista internazionale, creatore di Trasferimento Sicuro, il primo blog dedicato ai trasferimenti di residenza fiscale dall’Italia verso l’estero e Tax Planning Internazionale, il primo blog che insegna agli imprenditori come risparmiare fiscalmente sull’attività della propria azienda grazie al tax planning internazionale.

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