In questo report scoprirai che devi imparare a difendere da solo la tua libertà personale poiché il tuo Stato, secondo il diritto internazionale, non è tenuto a farlo…. e stai certo che non lo farà!
In precedenti report abbiamo visto quanto siano riluttanti i governi a difendere i propri cittadini all’estero. Ma se analizzi, anche superficialmente, le origini dell’attuale diritto internazionale, che regola i rapporti tra gli Stati, ti rendi conto che i cittadini contano ben poco nello scacchiere internazionale.
Dopotutto l’attuale diritto internazionale nasce in un periodo in cui non esistevano cittadini, ma solo sudditi. Da allora la sostanza non è cambiata molto.
Il problema è che l’ordine internazionale attuale nasce dalla Pace di Vestafalia del 1618. Tale data vede la nascita degli Stati nazionali a discapito dei vecchi imperi. Ma non è solo questa la caratteristica della pace di Vestfalia.
Il nuovo ordine internazionale prevedeva di mantenere il cosiddetto equilibrio di potenza. In pratica gli Stati più deboli con una serie di alleanze compensavano la forza degli Stati più potenti.
In questo modo si sarebbe mantenuto un ordine internazionale pacifico basato sulla compensazione della potenza. Senza dubbio si trattava di un obiettivo nobile, dopotutto la guerra non piace a nessuno.
Però c’è un problema!
Quell’ordine internazionale, nato a Vestfalia nel 1618, ha segnato la nascita di un diritto internazionale fondato sul principio di sovranità esclusiva degli Stati che possono fare quello che vogliono pur di perseguire l’interesse nazionale. L’unico obiettivo dell’attuale diritto internazionale è di mantenere la pace e l’equilibrio tra gli Stati.
Tutto perfetto, la pace e l’equilibrio tra gli Stati sono concetti importanti. Il problema è che tale equilibrio viene mantenuto sacrificando te e la tua libertà. Tu sei merce di scambio. Il tuo governo non si preoccuperebbe mai di difenderti all’estero per compromettere i suoi rapporti con un altro Stato.
Se tu subisci un torto all’estero e ti mettono in prigione ingiustamente il tuo governo non solo non è affatto tenuto a liberarti, ma non gli conviene neppure liberare una sua formica operaia per compromettere i suoi rapporti con un altro formicaio.
Ma non è finita qui!
Se un governo estero emana una richiesta di estradizione nei tuoi confronti il tuo governo, se ha stipulato un trattato di estradizione con tale Stato estero, non esita un secondo a consegnarti nelle mani dello Stato straniero che ti giudica e ti mette in galera.
Per esempio lo sai che solo il 7% delle estradizioni richieste dal governo USA a quello britannico sono state rifiutate? Mentre il governo USA ha rifiutato zero estradizioni al governo britannico. Il governo britannico e americano si scambiano i propri cittadini come se fossero figurine di calciatori.
Proteggere la libertà personale: c’è una soluzione?
Per fortuna c’è una soluzione! Infatti non tutti gli Stati sono nati all’interno del vecchio ordine europeo basato sulla logica di potenza e sottoposto a sovrani assoluti nominati direttamente da Dio per regnare su un lembo di terra minuscolo.
Alcuni Stati sono nati fuori da queste logiche. Tali Stati per molti anni hanno avuto maggiori margini di manovra poiché erano situati ai confini del mondo “civilizzato”.
Stiamo parlando dei paesi sudamericani.
I paesi sudamericani, che sono nati in un contesto diverso da quello della tradizione diplomatica europea, avevano più margini di manovra. Infatti fino a qualche decennio fa i paesi sudamerniacni erano considerati delle semicolonie europee e americane e nessuno si preoccupava dell’ordine di potenza.
Per cui in numerose costituzioni sudamericane si sono scritte norme molto garantiste. Una di queste norme è quella di non estradizione dei propri cittadini.
Nella carta costituzionale brasiliana e venezuelana si possono trovare questi due principi fondamentali.
Oggi se gli Stati Uniti d’America chiedono al Brasile di consegnargli un cittadino brasiliano il Brasile glielo rifiuta per incostituzionalità. Eppure c’è un trattato di estradizione USA-Brasile. Ma questo riguarda soprattutto gli stranieri o i naturalizzati accusati di un crimine prima di aver ottenuto la cittadinanza brasiliana.
Per cui in quanto cittadino europeo se vuoi trovare un rifugio e uno Stato garantista, che non ti svenda come se fossi merce da esportazione, devi procurarti un passaporto brasiliano.
Tale passaporto ti permette di proteggerti dalle richieste ingiuste di estradizione. Ovviamente questo non ti permette di fare il delinquente incurante delle leggi. Ricordati che se un governo vuole estradarti alla fine un modo lo trova sempre.
Quindi usa questa garanzia come forma di difesa contro le ingiustizie, non come forma di privilegio feudale.
Per ottenere il secondo passaporto puoi scrivere a [email protected]