Residenza all’estero e lavoro in Italia: dove pagare le tasse?

25 Novembre 2022

Se ho la residenza all’estero e lavoro in Italia dove devo pagare le tasse? L’ennesima pretesa del Fisco! 

La Corte Suprema di Cassazione italiana si è espressa di nuovo in merito al tema della Residenza Fiscale e degli interessi vitali di un cittadino italiano per individuare lo Stato effettivo della residenza.

Con l’Ordinanza n. 18009/2022 ha rigettato la richiesta dell’Agenzia delle Entrate che voleva recuperare le imposte dirette di un cittadino italiano iscritto regolarmente all’AIRE e residente in Svizzera.

Per l’AdE avrebbe dovuto pagare l’IRPEF in quanto era amministratore delegato di una S.p.A. italiana.

Questo ruolo lo portava a svolgere incarichi di gestione di tre stabilimenti in Italia che richiedevano una presenza stabile e continua nella nostra penisola.

Ma vediamo meglio come sono andate le cose.

Il caso: Agenzia delle Entrate all’attacco degli italiani all’estero

L’Agenzia delle Entrate è partita all’attacco di questo cittadino italiano e residente in Svizzera tramite avvisi di accertamento che puntavano a recuperare i redditi da lavoro corrisposti da una società italiana.

Il presupposto portato avanti dall’Agenzia è stato quello che il cittadino italiano lavorasse regolarmente in Italia, e quindi che avesse domicilio fiscale in Italia.

Secondo l’Agenzia delle Entrate, gli interessi e gli affari economici del cittadino erano criteri preminenti nella determinazione del suo domicilio, in quanto viaggiava in Italia regolarmente e aveva un contratto con una azienda italiana.

Insomma, per l’Agenzia delle Entrate lavori in Italia?

Allora i tuoi redditi devono essere tassati perché la sede principale dei tuoi affari, e quindi il domicilio fiscale, si trovano nel nostro Paese.

Tuttavia la Corte Suprema di Cassazione non è stata dello stesso avviso, e ha preso una decisione completamente diversa.

Il ricorso del cittadino Italiano e residente in Svizzera è stato accettato, ma vediamo nel dettaglio cosa ha deciso la Corte Suprema.

La decisione della Corte Suprema di Cassazione

Un cittadino italiano residente in Svizzera deve pagare l’IRPEF? Ecco la decisione della Corte di Cassazione.

Al lavoratore non può essere attribuito il domicilio fiscale in Italia perché il suo centro di interessi vitali era in Svizzera già da diversi anni, dove viveva insieme alla moglie e al figlio.

Il lavoratore ha vinto il ricorso contro l’Agenzia delle Entrate grazie ai numerosi elementi a suo favore:

  • è iscritto all’AIRE insieme alla moglie e al figlio;
  • ha aperto un mutuo per l’acquisto di una casa in Svizzera
  • ha intestato a suo nome le utenze domestiche di elettricità, gas, telefono, acqua e televisione
  • la moglie lavora in una scuola di Lugano e il figlio è iscritto regolarmente presso l’Università di Zurigo
  • gli estratti del Telepass confermano trasferimenti giornalieri dal suo indirizzo di residenza svizzero al luogo di lavoro

La Corte di Cassazione ha inoltre confermato l’applicabilità della Convenzione Contro la Doppia Imposizione (CDI), nello specifico l’art. 4, secondo comma, laddove prevede che quando una persona fisica è considerata residente di entrambi gli Stati contraenti ai sensi delle norme domestiche, ai fini convenzionali detta persona è residente dello Stato contraente nel quale ha un’abitazione permanente, nel caso di specie in Svizzera.

Al pari di altre norme internazionali pattizie, la CDI riveste infatti carattere di specialità rispetto alle corrispondenti norme nazionali e quindi prevale su queste ultime, dovendo la potestà legislativa essere esercitata nel rispetto dei vincoli derivanti, tra l’altro, dagli obblighi internazionali.

 

Conclusioni

La Corte di Cassazione ha affermato che l’iscritto AIRE non può considerarsi fiscalmente residente in Italia se il centro dei propri interessi vitali è all’estero.

Questa volta dunque pare che il centro degli interessi sociali e affettivi abbia prevalso nei confronti di quelli economici. Una buona notizia! Non c’è dubbio. Questa volta l’Agenzia delle Entrate non può pretendere il pagamento dell’IRPEF. 

Ma ci proverà ancora, e ancora … mantieni la guardia alta, sempre! 

Wish You All the Very Best

Luca Taglialatela 

Luca Taglialatela

Dottore commercialista e tributarista internazionale, creatore di Trasferimento Sicuro, il primo blog dedicato ai trasferimenti di residenza fiscale dall’Italia verso l’estero e Tax Planning Internazionale, il primo blog che insegna agli imprenditori come risparmiare fiscalmente sull’attività della propria azienda grazie al tax planning internazionale.

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