Stati Dove si Paga Meno l’imposta sul Capital Gain

1 Aprile 2016
In questo report ti mostrerò quali sono gli Stati dove si paga meno l'imposta sul capital gain e quali sono le loro caratteristiche.

imposta sul capital gain

Il capital gain è l’imposta  che si applica ad un utile di capitale, ovvero al guadagno che si ottiene dall’acquisto e vendita di un asset. Gli asset possono essere di vario tipo: strumenti finanziari, immobili, opere d’arte…. Le imposte si pagano solo sulla vendita di quel dato asset, non sul suo possesso.

Infatti se un dato asset (es. strumento finanziario) non viene venduto perché produce dividendi, allora dovrai pagare la tassa sulle rendite finanziarie (ossia, nel mio esempio, sui dividendi). Questo per dire che è inutile cercare scappatoie all’imposta sul capital gain, le imposte si pagano sempre. Ci sono diversi modi per trarre profitto da un asset e diversi modi per tassarlo.

Quindi non perdere tempo a cercare di aggirare le imposte con forme di escapologia fiscale o fiscalità creativa. Alla fine queste modalità non ti salvano dalla gravosa imposizione fiscale italiana.

Queste sono le cattive notizie, ora passiamo alle buone!

Ci sono dei paesi che hanno delle imposte molto basse sul capital gain e altri che non ne hanno affatto. Se lavori con gli strumenti finanziari e immobiliari dovresti ragionare circa l’eventualità di trasferirti in quei paesi per avere un importante vantaggio fiscale.

A parte i soliti noti come Barbados, Isole di Man e Singapore vediamo quali altri paesi offrono vantaggi consistenti dal punto di vista fiscale circa l’imposta sul capital gain.

 

Paesi dove non si paga l’imposta sul capital gain

Jamaica: La Jamaica non è certamente famosa come paradiso fiscale, però rientra tra quei paesi che non hanno nessuna imposta sul capital gain. L’unico tipo di capital gain tassato è quello relativo alla vendita di immobili per motivi di business. Come in Nuova Zelanda paghi le imposte solo se compri e vendi per lavoro, ma su vendite una tantum non si pagano imposte.

Belize: è diventato un centro di fuga per i nordamericani che volevano scappare dalle tasse. Il Belize è un paese dove si parla inglese e non ha alcune imposta sul capital gain. Inoltre è molto vicino a Panama dove è facile aprire delle aziende e dei conti correnti. Ottima postazione per trasferirsi permanentemente.

Nuova Zelanda: La Nuova Zelanda non impone nessuna imposta sul capital gain. L’unico tipo di imposta che potresti pagare riguarda gli immobili acquistati esplicitamente per essere rivenduti (come in Jamaica).

Hong Kong: Non poteva mancare la città stato più libera del mondo, dove le imposte sono solo un brutto ricordo. Ad Hong Kong ovviamente non si paga il capital gain e ci sono vantaggi fiscali sotto tutti i punti di vista se sei un imprenditore o un investitore. Ottima postazione soprattutto se usata in tandem con la Malesia.

Malesia: Anche in Malesia non esiste un imposta sui guadagni in conto capitale, esattamente come a Singapore. Inoltre ha anche abolito l’imposta sui capital gain nella vendita di immobili. In più si aggiunga che la Malesia ha un sistema di imposizione territoriale per cui paghi le imposte solo sugli utili maturati sul territorio malese. Inoltre non si pagano le imposte nemmeno sulle rimesse (questo non accade a Malta e in Tailandia). Un paradiso fiscale di tutto rispetto.

Iran: L’abbiamo inserito più per curiosità che per motivi pratici. In Iran non c’è capital gain, anche se dubito che qualcuno voglia trasferirsi in un paese teocratico fondamentalista. Ad ogni modo, anche dal punto di vista fiscale non conviene trasferirsi perché comunque c’è un’imposta sul trasferimento di proprietà degli immobili.

Sri Lanka: Altro paese curioso, ma sicuramente più appetibile dal punto di vista paesaggistico, lo Sri Lanka è un paese autonomo dall’India e non impone tasse sul capital gain. Certo non è il luogo più comodo per chi vuole fare frequenti viaggio d’affari visto che è situato nell’oceano indiano.

Sierra Leone: giusto per non escludere l’Africa inseriamo anche un paese africano dove non si paga l’imposta sul capital gain.

Paesi con livelli accettabili di imposta sul capital gain

Andorra: l’imposta sul capital gain è del 10%, ma è pari a zero se possiedi meno del 25% dell’asset venduto. Questo significa che se vendi le quote di una società e hai meno del 25% di questa società non paghi imposte sul capital gain ottenuto.

Malta: non esiste capital gain, ma una tassa del 12% sul trasferimento dell’asset. Se viene ereditato invece scende fino al 7%. Ad ogni modo si tratta di livelli accettabili.Considerati gli altri vantaggi fiscali offerti da Malta questo è un ottimo compromesso.

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Bulgaria: il capital gain è del 10%, corrisponde con l’imposta sul reddito personale. Anche in questo caso è tra i più bassi d’Europa. Anche questo conferma che oggi la Bulgaria è uno dei migliori paesi dove trasferirsi in Europa. L’imposta sul capital gain non si paga per le transazioni finanziarie effettuate sui titoli azionari quotati alla borsa bulgara.

Ungheria: l’imposta sul capital gain è del 15%, ma scende al 10% se conservi l’asset per 3 anni e scende a 0% se conservi l’asset per 5 anni.

Messico: l’imposta sul capital gain è stata introdotta nel 2014 ed è solo del 10%. Un ottimo motivo per prendere in considerazione Cancun come meta di residenza permanente. Cancun infatti oltre ad essere una località di mare è anche sede di congressi internazionali dedicati al business.

Serbia: l’imposta sul capital gain è del 15% per i residenti, ma è del 20% per i non residenti. Un motivo in più per prendere la residenza permanente serba. Le imposte complessivamente sono basse e il paese è in piena crescita. Le opportunità non mancano in questo piccolo paese balcanico.

Luca Taglialatela

Dottore commercialista e tributarista internazionale, creatore di Trasferimento Sicuro, il primo blog dedicato ai trasferimenti di residenza fiscale dall’Italia verso l’estero e Tax Planning Internazionale, il primo blog che insegna agli imprenditori come risparmiare fiscalmente sull’attività della propria azienda grazie al tax planning internazionale.

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