Trasferirsi alle Canarie: tutte le informazioni utili

18 Giugno 2021

Le Canarie sono un arcipelago di sette isole maggiori e isolotti minori di origine vulcanica. Si trovano nell’oceano Atlantico, al largo dell’Africa nord-occidentale, dalla quale si sono staccate al momento della loro origine, e costituiscono una comunità autonoma della Spagna.  La lingua ufficiale è lo spagnolo. La capitale è divisa tra Santa Cruz de Tenerife e Las Palmas de Gran Canaria. 

L’economia è cresciuta velocemente negli ultimi decenni. Oggi è basata sul turismo, sull’agricoltura tropicale e sui servizi. Le isole ricevono circa 12 milioni di turisti ogni anno, che muovono a loro volta l’attività immobiliare e tanti altri settori di servizi. Le due isole economicamente maggiori – Tenerife e Gran Canaria accolgono una grande comunità italiana che rappresenta quasi il 2% della popolazione delle isole. 

Perché vivere alle Canarie?

Vivere alle Canarie è un sogno: un mare trasparente, un clima favoloso durante tutto l’anno e soprattutto si pagano meno tasse.

Le Canarie sono un paradiso naturale ricco di attrattive, vegetazione rigogliosa e paesaggi straordinari. 

Il clima è mite durante tutto l’anno.

Sono famose per le spiagge di sabbia nera, le coste di sabbia bianca e le scogliere frastagliate; sono il luogo ideale per fare sport acquatici, windsurf e immersioni subacquee, escursioni a piedi, cicloturismo, speleologia e arrampicata. 

La cucina è ricca di colori, sapori ed ingredienti subtropicali, è esotica e multietnica e piuttosto semplice.

Negli ultimi anni stanno aumentando notevolmente anche i pensionati italiani che, spinti dall’idea di pagare meno tasse, ma anche per via del costo della vita ben più basso e della qualità della vita piuttosto ottima, decidono di trasferirsi alle Canarie per trascorrere la loro senescenza.

Inoltre, lo stile di vita nelle Canarie è meno caro rispetto all’Italia. Infatti, con circa €1.000 al mese si può condurre una vita abbastanza buona. L’IVA varia dal 4 al 7% e non si applica ai beni di prima necessità. Inoltre, grazie a un clima mite tutto l’anno, non servono spese di riscaldamento.

trasferimento sicuro

I documenti necessari per vivere alle Canarie

Per entrare alle Canarie è necessario il documento di identità valido per l’espatrio. L’arcipelago appartiene amministrativamente alla Spagna e quindi fa parte della Comunità Europea. In questo modo è possibile rimanere fino a 3 mesi, oltre i quali è obbligatorio richiedere il N.I.E. (Número de Identificación de Extranjeros), una specie di codice fiscale. Si fa richiesta presso la Dirección General de Policía y de la Guardia Civil, la Oficina de Extranjería o la Comisaría de Policía. Ne viene rilasciato uno provvisorio per ulteriori 3 mesi, al termine dei quali occorre richiedere il N.I.E. Verde, che viene rilasciato soltanto se si ha un lavoro o un’attività alle Canarie oppure se si possiedono almeno €6.000 sul conto corrente e un’assicurazione sanitaria.

Dove lavorare alle Canarie

Per lavorare alle Canarie non occorrono visti ma è sufficiente la carta di identità o il passaporto in corso di validità.

Le migliori offerte di lavoro si trovano a Tenerife. In ogni caso, Las Palmas rimane la meta perfetta per chi desidera lavorare come freelance o nomade digitale.

Altri settori interessanti sono il mercato immobiliare, le energie rinnovabili e il settore socio-sanitario. 

I contratti di lavoro sono simili a quelli italiani e spagnoli e, a seconda del tipo di contratto e del monte ore di lavoro, cambiano anche gli stipendi.

Il costo della vita alle Canarie 

Ciò che rende le Canarie attraente è la combinazione di elementi quali sgravi fiscali e minore costo di beni e servizi.

Il costo della vita è piuttosto basso. Qui la ZEC, Zona Especial Canaria, autorizzata dalla Commissione Europea nel 2000, è una zona di bassa pressione fiscale nata per promuovere lo sviluppo sociale ed economico dell’arcipelago e diversificare la sua struttura produttiva.

La sanità non è pubblica, è necessario stilare delle polizze a poche decine di euro mensili, ma i tempi della sanità sono molto veloci. 

Il tasso di criminalità è molto basso.

In quali settori lavorare alle Canarie

Non dimentichiamo che le Canarie sono una località turistica, dunque le professioni più richieste sono: cuochi, camerieri, personale delle pulizie, receptionist, bagnini, commessi nei negozi, animatori nei villaggi turistici, insegnanti di surf, windsurf o diving. 

Le Canarie, inoltre, rappresentano un’ottima destinazione per avviare un’attività commerciale in ambito alberghiero. Infatti, il regime fiscale agevolato permette di far partire un’attività con costi fiscali inferiori rispetto all’Italia grazie a un regime fiscale diverso e con tassazione più bassa.

Le tasse alle Canarie

L’imposta sul reddito delle persone giuridiche viene applicata sul reddito prodotto a livello mondiale da società residenti alle Canarie ai fini fiscali, indipendentemente dalla fonte o dall’origine di tale reddito.

 Una società è considerata fiscalmente residente alle Canarie quando: 

  • sia stata costituita secondo le leggi locali; 
  • la sua sede legale si trovi alle Canarie; 
  • la gestione effettiva, intesa come il luogo in cui sono amministrate, gestite e controllate le proprie attività, si trova alle Canarie. 

In caso di conflitto di residenza, si applicheranno i Trattati sulla doppia imposizione tra la Spagna e il Paese in conflitto. Dal 2016 l’aliquota ordinaria è fissata al 25%. Un’aliquota fiscale ridotta del 15% si applica alle società di nuova costituzione per il primo periodo d’imposta in cui realizzino profitto e per l’esercizio successivo.

Si applica invece una tassazione differente, pari al 4%, per le aziende che hanno i requisiti per rientrare nel cosiddetto “ZEC”, il piano fiscale operante nelle Isole Canarie e confermato fino al 31 dicembre 2026; tra i requisì necessari sono previsti determinati ammontare di investimenti da effettuare nelle isole e l’assunzione di personale dipendente in loco. 

Per quanto riguarda l’imposta sui redditi delle persone fisiche, denominata IRPF, si va da un’aliquota del 19% per redditi inferiori a 12.450 euro, al 24% fino a 20.200 euro, fino a raggiungere il 30% sugli importi che non superano i 34.000 euro, ed al 45% per i redditi oltre i 60.000 euro.

Esiste un sistema di incentivi fiscali tale per cui, per ogni figlio di età superiore ai 15 anni, il sistema pubblico riconosce al nucleo familiare uno sgravio fiscale pari a 1.500 euro per esempio così come un sistema detrazioni simile a quello dei paesi di civil law.

Vantaggi fiscali, clima ideale e basso costo della vita ne fanno sicuramente un ottima destinazione.

Luca Taglialatela

Dottore commercialista e tributarista internazionale, creatore di Trasferimento Sicuro, il primo blog dedicato ai trasferimenti di residenza fiscale dall’Italia verso l’estero e Tax Planning Internazionale, il primo blog che insegna agli imprenditori come risparmiare fiscalmente sull’attività della propria azienda grazie al tax planning internazionale.

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