Trasferirsi a Hong Kong: Vero Paradiso Fiscale

16 Maggio 2016
In questo report ti spiego perché conviene trasferirsi a Hong Kong e come godere della splendida tassazione che offre questo meraviglioso paradiso fiscale…. almeno per i prossimi 30 anni.

trasferirsi a hong kong

Nel 1997 quando i Britannici hanno abbandonato Hong Kong hanno fatto un ultimo regalo al mondo. Il governo britannico ha imposto alla Cina una condizione fondamentale: Hong Kong per 50 anni deve godere di autonomia in materia fiscale e legislativa dalla Repubblica popolare Cinese. In questo modo ha permesso che Hong Kong rimanesse indipendente dal punto di vista fiscale e diventasse un avamposto commerciale e finanziario.

L’accordo terminerà tra 30 anni, per cui abbiamo ancora un po’ di tempo per goderci questo meraviglioso arcipelago che non impone tasse praticamente su nulla. Dopodiché nel 2047 tornerà nelle mani della Cina e probabilmente di questo paradiso fiscale resterà solo un vago ricordo. Ad ogni modo non ci abbattiamo, abbiamo 30 anni felici per investire e fare business con Hong Kong!

Cominciamo con il dire che a Hong Kong chi paga veramente le imposte non è l’imprenditore, ma il lavoratore autonomo e dipendente. Infatti se l’imprenditore vende in tutto il mondo gode di un vantaggio enorme. Questo perché tutte le persone fisiche, residenti e non residenti, sono assoggettate ad imposta sul reddito ivi prodotto ed, in particolare, sul reddito da lavoro, sui compensi per singoli incarichi e sulle pensioni.

In parole povere significa che Hong Kong applica una tassazione di tipo territoriale. Questo significa che si pagano le imposte solo se il reddito o il profitto è generato sul territorio di Hong Kong. Ecco perché ad essere svantaggiati sono i lavoratori e gli impiegati. L’imprenditore che vende in tutto il mondo ha un vantaggio enorme da sfruttare poiché sulle vendite fatte all’estero non paga imposte.

trasferimento sicuro

Ad ogni modo anche se il tuo reddito dovesse essere prodotto interamente a Hong Kong i vantaggi sarebbero comunque superiori alla tassazione di un paese europeo. Infatti l’aliquota più elevata da pagare è del 17% sul reddito di persona fisica. Considerato che in Repubblica Ceca, uno dei paesi con le imposte più basse d’Europa l’aliquota più alta è il 22% ti rendi conto che tutto sommato anche i lavoratori autonomi e dipendenti a Hong Kong se la passano abbastanza bene con le imposte. Quindi anche se non sei un imprenditore e cerchi lavoro conviene trasferirsi comunque.

Ma come fare con la doppia imposizione?

Bisogna ammettere che Hong Kong non abbia mai firmato numerosi trattati contro la doppia imposizione prima del 2008. Però negli ultimi anni ha recuperato molto. Per esempio nel 2008 aveva firmato trattati solo con Cina, Tailandia, Belgio e Lussemburgo. Negli anni successivi si sono aggiunti molti altri Stati tra cui l’Italia, Malta, il Regno Unito, Malesia e Spagna. Quindi possiamo dire che la tendenza è molto favorevole, è possibile trasferirsi anche per un italiano.

E se fondi un’azienda a Hong Kong? Quanto si paga l’imposta sulle persone giuridiche? L’imposta sulle persone giuridiche è attorno al 16%, ma esistono delle detrazioni considerevoli che possono attenuare il carico fiscale.

Queste che ti ho descritto adesso erano le cattive notizie (che di cattivo hanno ben poco visto che sono imposte davvero bassissime). Ora arrivano le buone notizie.

Infatti se decidi di acquistare un appartamento sappi che non hai nessuna imposta da pagare sull’abitazione. C’è solo una marca da bollo del 4% del valore della transazione da pagare al momento della vendita.  L’unico pagamento  serio che dovrai fare è se vendi l’appartamento prima di 24 mesi dalla data di acquisto (per evidenti fini speculativi). In tal caso c’è un imposta che va dal 5% al 15%. In pratica si applica questa tassa per evitare la compravendita di immobili per pura speculazione.

Se invece l’appartamento decidi di tenerlo e metterlo a profitto tramite un affitto sappi che l’imposta è del 15% sul valore totale dell’immobile con la possibilità di dedurre il 20% dei costi sul mantenimento.

Un’altra bella notizia è l’assenza totale di un imposta indiretta sugli acquisti. Infatti l’IVA è del tutto assente a Hong Kong. Puoi immaginare da solo quanto sia piacevole pagare i prodotti unicamente per il loro valore originale, senza quella odiosa tassa aggiuntiva.

Trasferirsi a Hong Kong: il Costo della Vita

Il vero problema di Hong Kong non è la tassazione che è tra le più basse del mondo. Ma il costo della vita. Come tutte le città Stato che offrono condizioni molto vantaggiose anche Hong Kong ha attirato milionari e imprenditori da tutto il mondo che hanno fatto lievitare il costo della vita.

Il costo degli appartamenti è forse la voce di costo più imponente. Il costo di un appartamento al centro di Hong Kong è praticamente il doppio del costo di un appartamento al centro di Roma.

Per darti un’idea di quanto costi la vita a Hong Kong devi sapere che, secondo il sito web di comparazione Numbeo, per condurre a Hong Kong lo stesso stile di vita che avresti a Roma con 3.800 € al mese avresti bisogno di un reddito di 5.350 €. Quindi è quasi il doppio di Roma.

Ma ad Hong Kong non è tutto carissimo, ad esempio, il cibo è molto più economico di Roma. Per esempio, mangiare in un ristorante a Hong Kong può costare anche due volte meno di un ristorante romano.

Anche l’abbigliamento è generalmente meno caro di quello delle grandi città europee come Roma o Londra. Ovviamente si tratta di stime approssimative fatte su grandi campioni di merce.

Possiamo dire che trasferirsi in questo piccolo arcipelago è conveniente sempre, ovviamente è più conveniente se hai un’azienda che vende in tutto il mondo.

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Luca Taglialatela

Dottore commercialista e tributarista internazionale, creatore di Trasferimento Sicuro, il primo blog dedicato ai trasferimenti di residenza fiscale dall’Italia verso l’estero e Tax Planning Internazionale, il primo blog che insegna agli imprenditori come risparmiare fiscalmente sull’attività della propria azienda grazie al tax planning internazionale.

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