In questo report scopriremo se conviene trasferirsi in Ungheria per un italiano che cerca nuove opportunità e vuole fuggire dalla folle tassazione italiana.
Come l’Italia, l’Ungheria è una Repubblica parlamentare e fa parte dell’Unione Europea. È membro della NATO e ha aderito agli accordi di Schengen, ma non ha adottato la moneta unica. La moneta ufficiale dell’Ungheria è il fiorino, che equivale a circa 0.003 euro.
La capitale è Budapest e il fuso orario è lo stesso dell’Italia. L’Ungheria, e iun particolare Budapest, è una meta turistica molto rinomata in Europa grazie a collegamenti ferroviari e aerei sia con l’Italia che con le principali capitali europee, e molti italiani hanno deciso o stanno pensando di trasferirsi in questo paese.
L’aderenza ai trattati di Schengen permette agli italiani di vivere e di lavorare qui con le stesse condizioni dei cittadini ungheresi, e il Paese ha delle ottime infrastrutture stradali, di cui 600 km di autostrade che attraversano tutto il paese, e una rete ferroviaria di oltre 7.700 km.
La capitale Budapest si raggiunge comodamente dall’Italia in treno, in auto e in aereo, anche con voli low cost.
Vi sono molti aspetti da considerare per chi decide di trasferirsi in Ungheria, sia per lavorare come dipendente statale che nel settore privato, oppure per investire dei capitali.
Tra i fattori positivi vi sono la possibilità di percepire uno stipendio minimo, che in Italia non esiste, e che equivale a circa 210 euro mensili, gli affitti bassi, un tasso di criminalità praticamente inesistente, in particolare nella capitale e l’eccellenza dei servizi pubblici in molti settori. Gli ungheresi hanno una coscienza civica molto forte, le strade sono sicure e ben tenute: è possibile girare per il centro anche fino a tarda notte perché la polizia è presente ma con discrezione.
Il clima prevede inverni rigidi, ma privare ed estati calde fino ad ottobre. L’Ungheria è una nazione culturalmente vivace, ricca di manifestazioni ed eventi lungo tutto l’arco dell’anno.
Questo Paese è in crescita ed è stato uno dei primi ad uscire dalla crisi economica, come dimostrano i dati del PIL che è passato dall’1,5 del 2013 al 2.9 del 2015. I motivi di questa crescita comprendono tra l’altro la stabilità politica ed economica e i fondi europei che hanno permesso di aumentare sia l’occupazione che la domanda interna.
Trasferirsi in Ungheria: il costo della vita in Ungheria
Gli stipendi medi in Ungheria sono meno della metà di quelli italiani, ma è anche vero che il costo della vita è molto più basso, in particolare per quanto riguarda i divertimenti, l’istruzione, i trasporti. I prodotti e i servizi locali sono molto convenienti, mentre quelli di importazione sono più elevati.
Scegliere di trasferirsi in Ungheria può essere conveniente per gli italiani grazie al fatto che questo paese è tra i primi 20 al mondo per la qualità della vita. Affittare una casa costa circa 350 euro in meno rispetto all’Italia, con prezzi più elevati nel centro della capitale, mentre comprare una casa ha un costo di circa 1000 euro al metro quadro in meno rispetto ai prezzi italiani.
Grazie all’efficienza dei mezzi pubblici, in particolare a Budapest, è possibile spostarsi agevolmente in tutte le zone della città senza dover possedere un’automobile. Il prezzo del gasolio e della benzina son entrambi di 1,15 euro al litro, e la polizza di assicurazione auto ha dei costi medi più bassi di un quinti rispetto a quelli italiani.
La sanità pubblica è di ottimo livello, gli asili nidi e i libri della scuola primaria sono gratuiti, e questo è un dato molto utile per chi decide di trasferirsi in Ungheria con la famiglia. Sono previsti inoltre sussidi di maternità e di paternità fino per i primi tre anni di vita dei bambini, e l’università pubblica è gratis.
Cibo e bevande, sia da acquistare che da consumare nei locali, sono molto economici rispetto all’Italia. Un pranzo fuori in Ungheria costa un terzo rispetto ai nostri locali, e i prodotti alimentari hanno dei prezzi molto bassi. Solo per fare qualche esempio, il prezzo al chilo del pane è poco più di 1 euro, un chilo di latte costa 0.65 euro, la carne ha un costo di poco più di 7 euro al kilo e mezzo litro di birra costa 50 centesimi. Si tratta di prezzi davvero bassi, soprattutto se paragonati al costo medio delle città del nord Italia.
Lavorare in Ungheria: l’imposizione fiscale
Per vivere bene in Ungheria il modo giusto è lavorare come dipendente statale, ma è necessario conoscere la lingua. Per lavorare in questo paese, oltre alla carta di identità è obbligatorio un certificato penale recente.
l’Ungheria ha la tassazione sugli utili più bassa in Europa, con un’imposta del 9% sulle imprese, oltre ad un’unica aliquota del 15% per le persone fisiche. Questo paese ha stipulato molti accordi per evitare le doppie imposizioni fiscali, mentre tra gli aspetti negativi per gli investimenti privati vi sono un’eccessiva burocrazia e un accesso al credito non semplice.
Le principali forme di impresa in Ungheria sono la Rt, che equivale alla S.p.A. italiana, e la Kft, che corrisponde alla s.r.l.
La soglia minima di capitale per aprire una S.r.l. è di 3 milioni di fiorini, che corrispondono a circa 10.000 euro. Le tasse delle società residenti in Ungheria prevedono un’aliquota del 10% per redditi fino a 500 milioni di fiorini e del 19% per cifre superiori. L’IVA, in base ai bene e servizi, è del 27.18% o del 5%. Esistono comunque degl incentivi per gli investimenti privati: si tratta di agevolazioni fiscali su investimenti che creano posti di lavoro o che concorrono allo sviluppo del paese, con un credito di imposta che arriva fino all’80%, e deduzioni fiscali per le piccole e medie imprese che fanno attività di ricerca e sviluppo.
Un settore molto privilegiato in Ungheria è quello della proprietà intellettuale, e gli investitori non residenti possono stabilire in anticipo con il governo ungherese l’impatto fiscale, evitando inoltre le tasse su royalties, interessi e dividendi.