Nel 2022 sono sempre di più i nomadi digitali che stanno accarezzando l’idea di trasferirsi su un’isola per vivere lontano dal traffico, dallo smog e dallo stress delle grandi città.
La concezione del lavoro è cambiata. Imprese e lavoratori stanno abbracciando uno stile di vita completamente diverso rispetto a quello passato, che prevedeva lunghi viaggi con mezzi pubblici o privati, orari di lavoro estenuanti e una vita poco gradevole.
Oggi invece ci sono tanti lavoratori, nomadi digitali e non, che hanno abbandonato definitivamente l’ufficio e lavorano in remote working.
Quindi perché non approfittare di questa grande opportunità e viaggiare verso luoghi esotici immersi nella natura mentre continui il tuo lavoro da remoto?
Trasferirsi su un’isola è possibile, ma vediamo insieme tutto quello che devi sapere prima di abbandonare la tua città e iniziare una nuova vita.

Come raggiungere un’isola
Se vuoi vivere su un’isola in mezzo al mare, la prima cosa che devi prendere in considerazione è l’accessibilità. In tanti pensano che la parte più difficile sia coprire la distanza fino alla destinazione e imbarcarsi su un volo lungo quattro, cinque o più ore.
In realtà, il vero problema è la frequenza dei voli, che spesso sono solo settimanali e i cui posti si esauriscono in fretta.
Questa frequenza così bassa di voli, unita all’elevata domanda, tende a determinare dei prezzi molto alti dei biglietti. Ad esempio, un volo di 50 minuti a bordo di un minuscolo aeroplano tra Papeete e Bora Bora può arrivare facilmente a costare più di un volo transatlantico.
Un altro problema da tenere in considerazione è la scelta delle compagnie aeree. La maggior parte delle isole è servita da una sola compagnia aerea e molto spesso non è affiliata, il che significa che non è sempre possibile accumulare e/o riscattare miglia.
Anche nel caso di una possibile affiliazione alla compagnia, le opportunità di guadagno di miglia possono essere limitate e la disponibilità di premi scarsa.
Oltre a tutto questo, ci sono isole che non possono essere raggiunte in volo ma solo tramite imbarcazione.
Ma andiamo avanti. Ora che siamo arrivati sulla nostra isola abbiamo bisogno di un posto in cui stare, non è così?
Alloggi e residenze: come trovarli?
Dopo aver affrontato la prima sfida si apre un nuovo capitolo della nostra avventura, ovvero la ricerca di una casa in cui vivere.
Quando ti trasferisci su un’isola, devi prendere in considerazione che i prezzi sono generalmente molto alti, a causa dell’elevato numero di turisti che visita questi luoghi.
Una soluzione potrebbe essere AirBnB, dove puoi trovare un appartamento in affitto. Anche in questo caso, i prezzi possono essere molto alti.
Se desideri rimanere nello stesso luogo per sei mesi o un anno, la soluzione migliore potrebbe essere quella di prendere direttamente in affitto un appartamento in loco, con un discreto risparmio.
Tuttavia, ci sono delle eccezioni alla regola. Non tutte le isole sono care. Ad esempio nelle Azzorre puoi trovare prezzi bassi e una discreta offerta. Potresti considerare anche le isole Hawaii, ma qui gli alloggi tendono ad esaurirsi in fretta e i prezzi sono alti, in media dai 200 ai 500$ a notte.
Le abitudini locali: il cibo, il tempo libero
Prima di lanciarsi in un’avventura dall’altra parte del mondo, ti consigliamo di informarti preventivamente su quello che puoi trovare e sulle tradizioni culinarie del posto.
Nelle isole più piccole, infatti, potresti non trovare alcun ristorante o negozio di alimentari. Spesso, inoltre, gli orari di apertura sono molto ristretti.
Per ovviare al problema, potresti sceglierele isole più popolate oppure adeguarti agli orari degli esercizi commerciali.
Naturalmente potresti anche decidere di cucinare nell’appartamento preso in affitto e così risparmiare. Un pasto a base di pesce in un ristorante può arrivare a costare 50 euro a persona, mentre lo stesso pasto, preparato a casa, ti costerebbe un massimo di 10-15 euro.
Un buon consiglio è comunque quello di fare sempre attenzione a cosa mangi per evitare spiacevoli sorprese.
Per quanto riguarda il tempo libero, l’esplorazione dell’isola è la prima cosa da fare assolutamente. Potresti valutare immersioni in cristalline acque, gite in barca e così via. Le attività con cui occupare il tempo libero sono davvero tantissime, l’importante è ricordare di rispettare l’ambiente e le persone che vivono in questi luoghi bellissimi.
Lavorare da remoto su un’isola in mezzo al mare
Lavorare da un’isola remota può essere una sfida molto difficile. Internet è spesso lento, molto costoso e talvolta completamente assente. Per fare un esempio, sull’isola di Pasqua, nei giorni di pioggia la connessione internet si interrompe o diventa molto instabile, poiché si basa interamente su collegamenti satellitari. Che peccato, dato che i giorni di pioggia sono il momento migliore per lavorare…
Se si è fortunati si possono trovare dei coffee shop locali, ma di certo non ci sono spazi di coworking. Negli hotel e nei resort di lusso è raro trovare stanze con scrivanie da lavoro.
Un’altra cosa da tenere in considerazione è che la maggior parte degli edifici è pensata per la vita all’aria aperta, quindi trovare l’aria condizionata è molto difficile.

I documenti, le tasse, la residenza: tutta la burocrazia
Chiariamo una cosa: quasi tutte le isole considerate paradisi terrestri sono anche dei paradisi fiscali. Alcune di queste destinazioni sono considerate “giurisdizioni non cooperative”, ovvero Paesi non appartenenti all’UE che “incoraggiano pratiche fiscali abusive”.
Se hai scelto un’isola considerata un “paradiso fiscale” devi dimostrare personalmente che la tua residenza è reale e non fittizia, per evitare di incorrere nel reato di evasione fiscale.
Innanzitutto devi portarti avanti e produrre quante più prove possibili della tua buona volontà di trasferirti in uno di questi luoghi. Così eviterai di farti trovare impreparato al momento dei controlli.
Il secondo passo è quello di aprire un conto bancario internazionale. Al momento le banche virtuali stanno mettendo a disposizione numerose opzioni per chi ha bisogno di un conto corrente internazionale, grazie a cui è facilissimo compiere operazioni bancarie a qualsiasi ora e in qualsiasi luogo.
Un ulteriore passo avanti è informarsi su come potrai entrare nel Paese. Ti servirà un visto per lavoro? Come potrai ottenere un permesso di soggiorno?
Un altro capitolo dolente è la questione tasse. Dove e come pagarle? E soprattutto in quale stato pagarle?
Evita il “fai da te”. Scegli di rivolgerti esperto in materia, così eviterai problemi. Non tutti i paesi hanno un regime fiscale chiaro e ben definito e incorrere in scivoloni fiscali è più facile di quanto si creda.
Attenzione al fuso orario
Se ti trasferisci dall’altra parte del mondo e continui a lavorare con clienti e aziende italiane o europee, devi fare molta attenzione al fuso orario. Ad esempio, se scegli una meta del sud del Pacifico, devi ricordare che Tahiti è 10 ore indietro rispetto al GMT. Significa che dovrai alzarti nel cuore della notte. Il continente asiatico è avanti di quasi un’intera giornata, il Sud America di 5-7 ore.
Trasferirsi su un’isola: quale scegliere?
Vivere su un’isola può essere un’esperienza davvero gratificante e unica ed è particolarmente vero per chi, oltre ad essere un nomade digitale, è amante della natura e della vita all’aria aperta.
Ma tra tutte le isole, quale devi scegliere?
Le isole Azzorre offrono la migliore combinazione tra vita sociale, buon cibo, clima ideale, internet veloce ovunque e ambiente incontaminato. Anche il costo della vita è notevolmente basso rispetto ad altre opzioni. Le Azzorre sono sotto la giurisdizione del Portogallo, per cui è possibile beneficiare dello status di NHR (Residenza Non Abituale) mentre si vive lì.
Un’altra possibilità da tenere in considerazione sono le isole Hawaii. È un arcipelago altamente sviluppato, con cibo eccellente e una gradevole vita notturna, il tutto inserito in un ambiente incontaminato da sogno. Sono ben collegate sia agli USA sia all’Asia. Sceglile se desideri una vita esentasse, perché fanno parte degli Stati Uniti.
Tuttavia la meta più ricercata dai nomadi digitali italiani, e non solo, è l’arcipelago delle isole Canarie. Tenerife e Las Palmas sono solo due esempi di città molto apprezzate dai nomadi digitali italiani.
I motivi? Nelle isole Canarie troviamo un clima gradevole per la maggior parte dell’anno, la connessione internet è stabile e veloce, gli alloggi non sono estremamente cari e le città offrono ad un lavoratore tutto quello di cui ha bisogno, dal supermercato alla caffetteria per meeting di lavoro e incontri di networking.
Vuoi trasferirti su un’isola? Inizia da qui
Se vuoi cambiare il tuo stile di vita e sei pronto a trasferirti su un’isola, potresti avere bisogno di una consulenza fiscale.
Per sapere come trasferire la tua attività all’estero, quali documenti servono per la residenza e tanto altro, contattaci.
Possiamo aiutarti ad evitare errori e fare tutto nel modo giusto.
