Andorra: il Paradiso Fiscale in Europa

28 Ottobre 2019

andorra paradiso fiscale

Andorra è un paradiso fiscale europeo che ha protetto, per anni, i patrimoni di spagnoli, francesi, americani, italiani e tedeschi. Da quando le norme OCSE hanno stravolto lo scenario internazionale, il principato sta cercando una nuova collocazione nel mondo.

Dove è situata Andorra?

I Principato di Andorra ha 85.458 mila abitanti su 468 km2. Ha una dimensione superiore a quella dei suoi rivali fiscali: Monaco, San Marino, Liechtenstein e anche Malta. È un principato fondato nel 1278 e retto da due coprincipi: il vescovo della diocesi catalana di Urgell e il presidente della Repubblica francese.

Sembra una nota di colore, ma questo significa due cose: nessuno oserà mai occupare Andorra se non vuole far innervosire il governo francese; e la Francia (paese ad alta tassazione) ha una enorme voce in capitolo sulla politica interna di Andorra.

Il ruolo di Andorra come paradiso Fiscale

Negli anni ‘90 quando i paradisi fiscali  regnavano incontrastati c’era una specie di divisione dei compiti: le grandi fortune in Svizzera e quelle intermedie, tra i 2 e i 10 milioni di euro, a Andorra. (fonte ilfoglio.it)

Il settore delle banche e assicurazioni rappresentava nel principato il 19,6 per cento del pil e l’attivo delle cinque banche locali arrivava complessivamente a 15,869 miliardi di euro, pari a 6 volte e mezzo il pil.

Ma con l’avvento del CRS e della FATCA è saltato tutto. Andorra infatti era esposta al fuoco OCSE molto più dei paradisi tropicali. Nel 2009 Sarkozy aveva minacciato di rinunciare al ruolo di co-principe, se le cose non iniziavano a cambiare. Andorra ha allora rinunciato al segreto bancario. Poi dal 2018 è iniziato concretamente lo scambio automatico delle informazioni.

Andorra è stato per molto tempo uno dei principali Paradisi Fiscali europei. Tuttavia, negli ultimi anni, a partire dal 2010, ha avviato un percorso di riforma del sistema tributario. Al fine di renderlo compatibile con quello degli altri Paesi UE.

Il nuovo volto di Andorra dopo il CRS e la FATCA

Per sfuggire al boicottaggio dell’OCSE e degli Stati Uniti il governo ha dovuto chiudere il BPA (La banca andorriana più importante) e ha dovuto inserire norme più severe contro evasione fiscale.

Inoltre il governo ha dovuto fissare una soglia minima per l’evasione fiscale di 75.000 euro, l’accusato rischia da 3 mesi a 3 anni di carcere. Da 150.000 euro, o se i responsabili sono membri di un’organizzazione criminale, la pena detentiva può essere fino a 5 anni.

Da allora abbiamo assistito alla firma di diversi accordi internazionali in materia fiscale, che hanno permesso ad Andorra di uscire dalla lista dei Paesi Black List dell’OCSE.

Negli ultimi tre anni lo Stato di Andorra ha firmato numerosi accordi per lo scambio di informazioni ai fini fiscali con numerosi Paesi europei tra cui l’Italia.

La convenzione bilaterale con l’Italia è stata firmata nel 2015 ed è entrata in vigore dal luglio 2017.

Il risultato ha permesso ad Andorra di rientrare tra quanti hanno raggiunto i livelli di trasparenza e di scambio di informazione internazionalmente richiesti secondo quanto riportato nel periodico monitoraggio effettuato dal Forum globale dell’Ocse per l’implementazione degli standard fiscali internazionali.

Trasferirsi ad Andorra

Se vuoi vivere in un paradiso fiscale in piena Europa allora prendi in considerazione l’idea di trasferirti a Andorra. Andorra possiede una tassa sul reddito personale massimo del 10% e non possiede imposte di successione.

C’è da dire che in tempi felici ad Andorra non c’erano imposte sul reddito personale, ma purtroppo su pressione dell’Unione Europea è stata introdotta una flat tax del 10%. Sempre meglio dell’imposizione fiscale italiana.

A causa della bassa tassazione gli oggetti possono costare molto meno che nel resto dell’Europa continentale. Un pacchetto di sigarette può costare anche 20 euro meno che in Spagna.

Al di là di quello che può sembrare Andorra è rimasto un Paese con un sistema fiscale estremamente vantaggioso (non è più un paradiso fiscale tradizionale), sia per le imprese che per le persone fisiche: flat tax al 10% e assenza di imposte di successione.

Quindi se ormai non può funzionare più come luogo per evadere le imposte e per nascondere i patrimoni al fisco del proprio paese, può ancora essere sfruttato come luogo dove trasferirsi e gestire i propri affari.

Negli anni 2000 Andorra era ancora nell’elenco “grigio” dell’OECD di paradisi fiscali non cooperanti. Il principato ha lasciato questa lista nel 2010. Negli ultimi anni, diverse tassazioni moderate sono state implementate, con una tassa sulle attività economiche nel 2011 e l’IVA del 4,5% nel 2013. Dal gennaio 2015, gli andorrani sono soggetti all’imposta sul reddito,  fissata al 10%.

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Imposte Capital Gain

Andorra ha le aliquote fiscali più basse del mondo, con una media di circa il 10%. Sono notevolmente inferiori rispetto ad altri paesi europei come la Francia, che ha un tasso del 33%.

Prima di una recente modifica, imposta dall’OCSE,, l’imposta sulle plusvalenze era inesistente

Acquistare un immobile ad andorra

Il governo andorrano ha istituito una tassa sulle plusvalenze per aiutare a combattere l’inflazione nel mercato immobiliare.

Per questo motivo, il tasso dipende principalmente dal periodo di detenzione della proprietà.

Se vendi proprietà all’interno di Andorra, sei soggetto a un’aliquota d’imposta sulle plusvalenze fino al 15% sul profitto che guadagni. Ciò presume che la proprietà sia stata detenuta per un solo anno o meno. Dopo il secondo anno, il tasso scende al 13%. Quindi, dopo il terzo anno, l’aliquota dell’imposta sulle plusvalenze viene ridotta al 10%.

Da qui, il tasso scende dell’1% ogni anno fino a raggiungere lo 0%. Ciò induce i proprietari di immobili a conservare le loro proprietà per periodi più lunghi invece di venderle per un rapido profitto.

Imposte Persone fisiche

L’aliquota ordinaria è del 10% ma per i redditi appartenenti alla base imponibile generale l’aliquota è ridotta al 5% tra 24 mila e 40 mila euro.

I residenti senza attività economica possono scegliere il regime più conveniente tra quello ordinario o il pagamento forfettario di 30 mila euro annuali. Però devono effettuare investimenti in attività nel paese (ad esempio immobili o partecipazioni) per almeno 400 mila euro. Essi inoltre devono depositare 50 mila euro (più 10 mila per ciascun membro della famiglia) in un conto infruttifero presso l’Istituto nazionale andorrano delle finanze.

Ogni anno viene stabilito un contingente massimo di soggetti che possono aderire a tale regime.

Imposte Società

In generale l’imposta è pari al 10% del reddito tassabile. E’ possibile ottenere una riduzione fino all’80% dell’imposta per quanti svolgono transazioni internazionali di beni tangibili e intangibili. Quindi è perfetto per un imprenditore italiano che si trasferisca e mantenga i suoi affari con l’estero.

Per chi decide di restare nella legalità e decide di adottare la Flag Strategy, Andorra rappresenta una soluzione perfetta.

Compatibilità con la Flag Strategy

In pratica, puoi pagare un’imposta forfettaria di 30.000 euro all’anno come imposta per le persone fisiche (devi trarre profitto solo dall’estero) e abbattere dell’80% l’imposta sulla società.

Per cui possiamo dire che sebbene non sia più un paradiso fiscale tradizionale, adesso è un paese a fiscalità fortemente agevolata.

Luca Taglialatela

Dottore commercialista e tributarista internazionale, creatore di Trasferimento Sicuro, il primo blog dedicato ai trasferimenti di residenza fiscale dall’Italia verso l’estero e Tax Planning Internazionale, il primo blog che insegna agli imprenditori come risparmiare fiscalmente sull’attività della propria azienda grazie al tax planning internazionale.

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