Vivere girando il mondo significa semplicemente avere accesso a tutto ciò che di meglio il mondo offre. Vale anche per gli istituti bancari e i servizi finanziari, ma come orientarsi in un panorama di alternative pressoché infinite?
Per cominciare, occorre sempre tener presente i sei fattori fondamentali che dovrebbero orientare le nostre scelte in ambito bancario:
- solidità patrimoniale,
- convenienza economica,
- fruibilità,
- attenzione al cliente,
- qualità del prodotto e
- orientamento al futuro.
Nonostante gli eventi che hanno travolto il sistema bancario nell’ultimo decennio, ancora troppe persone tendono a non interrogarsi circa la stabilità patrimoniale della propria banca. A minare ancor di più la stabilità del sistema finanziario è il crescente utilizzo di prodotti finanziari “non-bancari”, che non rientrano nei sistemi di vigilanza nazionali e sono offerti da società – come Revolut, TransferWise and Neat – che non sono sottoposte agli stessi vincoli regolamentari delle banche tradizionali.
Ad oggi è possibile, operando una scelta consapevole, azzerare completamente i propri costi legati sia alla tenuta dei conti bancari sia allo svolgimento delle transazioni (commissioni su bonifici, prelievi, conversioni in altra valuta etc.).
Un conto che sia davvero fruibile (user friendly) dovrebbe consentire di effettuare bonifici internazionali istantanei, utilizzare notifiche istantanee per ogni transazione effettuata e processi di autentificazione sicuri senza l’utilizzo del numero di cellulare, mettere a disposizione piattaforme di brokeraggio fluide, conti wallet con accesso a sconti ingenti e carte di credito senza spese etc.
Il servizio clienti è ciò che fa la differenza: finché non si verificano imprevisti e si riesce a gestire tutto online non ci si accorge della sua importanza, ma basta un episodio per farci comprendere quanto la possibilità di mettersi in contatto con un dipendente della nostra banca e risolvere la problematica in un tempo breve sia fondamentale. Immaginate di trovarvi in vacanza a Santo Domingo e di smarrire la vostra carta di credito…
Tutte queste condizioni non sono sufficienti se manca alla base la qualità del prodotto.
Nonostante sono ormai disponibili sul web migliaia di recensioni su qualsiasi prodotto finanziario, proprio questa ricchezza di informazioni può generare una gran confusione: come farsi un’idea corretta?
Infine, viaggiamo sempre più in fretta verso un mondo cashless: quante banche tradizionali saranno in grado di reinventarsi e adattare il proprio business? La scelta di una banca orientata al futuro oggi vi consentirà di evitare molti problemi domani.
Questi sei principi dovrebbero guidare ciascuno di noi nella scelta di una banca piuttosto che di un’altra, dei prodotti finanziari più adatti a noi e al nostro business, nella decisione su quanti conti bancari aprire etc.
Non esiste una strategia corretta universale, ciascuno dovrà disegnare la sua in funzione della propria situazione individuale e dei propri obiettivi di lungo periodo. Ad esempio, quasi sempre può risultare vantaggioso aprire più di un conto bancario.
Vediamo alcuni esempi legati allo stile di vita ed alla professione individuale:
Chi lavora come libero professionista dovrebbe valutare l’apertura di tre conti bancari:
- Conto principale: è quello che ciascuno di noi utilizza normalmente per le operazioni quotidiane: ricevere ed effettuare pagamenti, pagare le bollette, prelevare contanti etc. Pertanto, i criteri che dovrebbero guidarci nella scelta della banca in questo caso sono principalmente convenienza economica e fruibilità: assenza di commissioni su operazioni standard, compatibilità con i portafogli mobile (Apple Pay, Google Pay, Samsung Pay etc), un’app di mobile banking che sia fruibile e la possibilità di effettuare online trasferimenti internazionali di denaro. Inoltre, è importante che ci sia accesso a servizi come TransferWise Borderless per interfacciarsi con le piattaforme di freelancing, i clienti etc.
È consigliabile che questo conto sia aperto nel paese di residenza/domicilio e che sia denominato nella relativa valuta, o al massimo in una valuta alternativa che abbia un tasso di cambio stabile rispetto alla propria (chi vive nel Sud-Est asiatico dovrebbe avere un conto in USD, HKD, SGD o CNY, chi vive in Europa in Euro etc). Se occorre una carta di credito, ottenerla in alcuni paesi potrebbe essere più semplice e vantaggioso che in altri;
- Conto di risparmio: per la scelta della banca in cui aprire il conto di risparmio stabilità patrimoniale e orientamento al futuro dovrebbero essere i criteri guida. Anche se spesso non è facile, soprattutto per chi come me vive girando il mondo, dovreste sforzarvi di immaginare la vostra vita in un lontano futuro (a cominciare dalla domanda: dove vivrò?), perché sarà proprio allora attingerete da questo conto. Altri fattori da tenere in conto sono la stabilità politica e bancaria del paese in cui deciderete di aprirlo, il livello dei tassi di interesse e dei rendimenti, la tassazione su interessi e plusvalenze e la disponibilità di prodotti sofisticati di investimento;
- Conto di backup: è un conto “di sicurezza” da utilizzare solo qualora il conto principale per qualche ragione non fosse accessibile. Pertanto, dovrebbe avere la stesse caratteristiche del primo (convenienza economica e fruibilità) ma essere localizzato in un paese diverso, per diversificare il rischio.
Chi si occupa di consulenza dovrebbe valutare l’apertura di un quarto conto oltre ai tre sopra elencati, per gestire le transazioni di lavoro (conto business). Questo conto dovrà essere aperto nello stesso paese del conto principale, ed essere denominato nella valuta utilizzata per la fatturazione. Infine, dovrebbe essere un conto compatibile con i principali sistemi gestionali utilizzati sul mercato, in modo da poter automatizzare le operazioni di contabilità.
Anche trader e investitori dovrebbero valutare l’apertura di un quarto conto, utilizzato per facilitare i movimenti di denaro tra i primi tre e il conto di investimento, aperto nello stesso paese di quest’ultimo, a valuta plurima e che consenta di effettuare bonifici gratuitamente o pagando commissioni esigue.
Cinque è il numero di conti consigliato per chi decide di trascorrere la propria pensione in un paese diverso da quello di origine. Molti paesi rilasciano visti per pensionati (o permessi equivalenti) a condizione che il richiedente dimostri di riscuotere regolarmente la propria pensione. Per questo, è opportuno aprire:
- un quarto conto nel paese di origine, dove far accreditare facilmente la propria pensione dall’organismo erogante;
- un quinto conto nel nuovo pese di residenza, dove trasferire la pensione con un semplice bonifico in modo da soddisfare il requisito per ottenere il visto.
Vista la funzione del conto aperto nel paese di origine, è importante che la banca scelta consenta di effettuare bonifici gratuitamente o con commissioni esigue, che non addebiti spese di tenuta del conto ma soprattutto che accetti clienti residenti all’estero.
Per gli imprenditori il discorso è ancora diverso, e potrebbe essere ottimale aprire addirittura sei conti, di cui quattro comuni a chi offre servizi di consulenza, con aggiunta di:
- un conto business backup, da utilizzare nel caso in cui non sia possibile accedere al conto business principale. Per motivi di praticità questo conto dovrebbe essere aperto nel paese in cui la società è registrata, e presentare le stesse caratteristiche e la stessa valuta di denominazione del conto business principale. Se usate servizi come PayPal è consigliabile collegare da subito l’account anche a questo conto, per assicurare che tutto proceda in modo fluido in caso di malfunzionamento del conto business principale;
- un conto personale ad uso business, da utilizzare per le spese lavorative personali che non sarebbe appropriato far passare per il conto business (ex. trasferte).
Anche in questo caso la valuta di denominazione dovrebbe essere la stessa dei conti business, e il conto e dovrebbe essere compatibile con i sistemi gestionali più diffusi sul mercato (per automatizzare le operazioni di contabilità e semplificare i rimborsi).
È possibile aprire un conto bancario per non residenti da remoto?
Meglio non farlo, in quanto le banche che lo consentono spesso non sono le migliori: perché accettare un nuovo cliente che non può permettersi nemmeno un biglietto aereo? Molto probabilmente non porterà redditività ma contribuirà solamente ad aumentare l’esposizione al rischio.
Fanno eccezione le banche private, che però in cambio richiedono ingenti depositi a garanzia e non sempre offrono conti bancari adatti a svolgere le operazioni quotidiane. Ad ogni modo, in caso di necessità potreste rivolgervi ad una challenger bank (N26, Monzo, etc.) o semplicemente ad una banca del vostro paese d’origine.
Un’alternativa valida potrebbe essere rappresentata da Standard Bank, sull’Isola di Man, che offre conti in USD, EUR, GBP e AUD corredati da IBAN inglese, carta di debito Visa gratuita e zero costi di tenuta del conto.
Un errore molto comune quello di addentarsi nei servizi di accesso online: è difficile che aiutino a completare la pratica con successo, la maggior parte delle volte servono solo ad ottenere un appuntamento presso la banca e a moltiplicare i moduli da compilare. Infine, è sempre bene evitare paesi minati da instabilità politica e governativa, o dove la vigilanza sul sistema bancario è assente o debole.
Alcuni esempi sono Lettonia e Cipro in Europa, molti paesi caraibici (tranne Bermuda, Cayman e Bahamas), paesi asiatici in via di sviluppo e l’Africa, eccetto le Mauritius.
Ti sembra un labirinto ? Beh perché in effetti lo è ! Ed è questo il motivo per cui muoversi nel settore finanziario / bancario senza un consulente che abbia vissuto e viva le tue stesse problematica sulla pelle è un’autentica follia!
Intanto adesso hai tutte le basi per fare le tue considerazioni in completo autonomia!