I Paesi in cui la Tassa sul Reddito Personale è Minima

4 Maggio 2018
In questo Report vediamo quali paesi al mondo hanno l'imposta sul reddito personale più bassa.

Come ben saprai, secondo i criteri stabiliti da Trasferimento Sicuro nella nostra cartina geografica, i pilastri della tassazione sono principalmente 5:

  • Imposta sul Reddito personale
  • Imposta sul Reddito di impresa
  • Imposta sui capital gain
  • Imposta sui dividendi
  • Imposta sul Valore Aggiunto (IVA)

In altri report affronteremo gli altri tipi di tassazione, ma per ora ci concentreremo solo sull’imposta sul reddito personale. Abbiamo individuato quattro categoria di paesi che possono interessarti e abbiamo anche cercato di delineare una omogeneità economico-sociale. Vediamoli subito:

Tassazione 0%

Innanzitutto ci sono i paesi a tassazione zero assoluto. Si tratta dei tipici paesi considerati paradisi fiscali, grandi come la punta di uno spillo. Mi riferisco a paesi come Anguilla, Bahamas, Bahrain, Brunei, Cayman Islands, Monaco, Saint Kitts and Nevis, British Virgin Islands. Tutti questi sono paesi molto piccoli e organizzati come paradisi fiscali tradizionali.

Le tasse qui sono molto basse ma anche loro hanno dei sideback: sono spesso impraticabili poiché sono isole sperdute nell’Oceano o puntini sulla mappa geografica. Sono guardate male dalla comunità bancaria internazionale a causa delle loro agevolazioni e della loro poca trasparenza. Potresti avere difficoltà e impedimenti nel fare business con l’Europa.

Inoltre spesso questi paesi compensano la bassa tassazione con costi burocratici molto alti (timbri, marche da bollo, certificati governativi, ecc.).

Poi c’è un altro gruppo di paesi che offre una tassazione sul reddito personale pari a zero: Kuwait, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti (Dubai), Qatar, Oman. Se prendi in mano una cartina geografica noterai che sono tutti paesi localizzati nella penisola arabica.

Fondamentalmente basano ancora la maggioranza dei loro ricavi sul petrolio, per questo motivo possono permettersi di non far pagare le imposte alla popolazione. Sinceramente non li considero località piacevoli dove vivere, in particolare l’Arabia Saudita dove c’è un razzismo istituzionalizzato e una discriminazione di genere medievale.

L’unico posto dove potrei consigliarti di vivere è Dubai, ma è considerato da molte istituzioni bancarie europee come un luogo diabolico. Inoltre, a differenza degli altri paesi, l’onere della prova peserebbe tutto su di te per dimostrare il tuo effettivo trasferimento di residenza.

Tassazione 10% circa

Poi ci sono i paesi a bassa tassazione, sono quelli che preferisco perché si tratta di paesi veri. Non sono delle isole nel pacifico o dei paesi petroliferi. Sono paesi veri, con economie vere. La loro caratteristica è quella di essere paesi ancora poveri che hanno come obiettivo quello attirare investitori e imprenditori stranieri.

Hanno fatto della bassa tassazione un loro cavallo di battaglia e ne stanno traendo importanti guadagni. Ho conosciuto persone di tutto il mondo che prendono la residenza in questi paesi proprio per godere della bassissima imposizione fiscale.

Non sono seduti sul petrolio quindi non possono permettersi il razzismo dei paesi della penisola arabica, sono accoglienti e aperti. Io li adoro e quando posso, trascorro in questi paesi diversi mesi dell’anno, per business e per piacere.

Vediamoli subito: Guatemala, Paraguay, Bulgaria, Kazakistan, Macedonia, Mongolia.

Molti di questi paesi hanno una flat tax, nel senso che non puoi pagare meno del 10%, ma nemmeno di più.

L’eccezione: In questo gruppo di paesi c’è anche Andorra, ma è un’eccezione. Questo piccolo paese localizzato in Europa occidentale aveva una imposta sul reddito personale dello 0%. E’ stata la Commissione Europea che ha costretto il governo ad alzare l’imposizione fiscale sui redditi per evitare sanzioni. E’ un paese molto ricco al pari di Montecarlo.

Tassazione 0-20%

Qui rientra un’altra categoria di paesi “amici” che fanno della bassa tassazione un cavallo di battaglia. La lista è molto più ampia, non li inserirò tutti: Giordania, Bielorussia, Moldavia, Ucraina, Cambogia, Libano, Mauritius, Georgia, Estonia, Romania, Montenegro, Marocco.

In questo caso non c’è una flat tax, ma un sistema a scaglioni che termina con un massimo del 20%. Ecco perché questo sistema lo trovo molto attraente. Tuttavia bisogna dire che noi italiani molto facilmente entriamo nell’ultimo scaglione. Infatti da come puoi vedere la maggioranza di questi paesi sono molto poveri e gli scaglioni sono portati verso il basso. Diciamo che se superi 20.000 euro di reddito l’anno quasi sicuramente finisci nello scaglione del 20%.

Ad ogni modo si tratta di paesi molto accoglienti e in pieno sviluppo economico, la maggioranza di questi hanno bisogno di svilupparsi economicamente.

L’eccezione: In questo gruppo di paesi l’eccezione è Hong Kong che è un paradiso fiscale di lunga data e non ha bisogno di capitali dall’estero. Hong Kong sta riorganizzando il suo sistema fiscale in seguito all’inasprimento delle misure adottate dall’OCSE contro i paesi poco trasparenti.

Tassazione 0-25%

Ecco i paesi: Singapore, Uzbekistan, Repubblica Ceca, Egitto, Albania, Belize, Bolivia, Costa Rica, Repubblica Dominicana, Slovacchia, Serbia.

Questa categoria di paesi è estremamente variegata e disomogenea. Ad ogni modo si tratta di economie molto più complesse rispetto a quelle viste in precedenza. Probabilmente da questo report abbiamo anche imparato che man mano che cresce la complessità dell’economia aumenta anche la tassazione.

Ad ogni modo il compito di questo report è terminato. Non intendo riportare i paesi che fanno pagare più del 25% sul reddito personale.

Il 25% è il massimo che posso tollerare, se andassi oltre potrei essere vittima di importanti reazioni allergiche.

Luca Taglialatela

Dottore commercialista e tributarista internazionale, creatore di Trasferimento Sicuro, il primo blog dedicato ai trasferimenti di residenza fiscale dall’Italia verso l’estero e Tax Planning Internazionale, il primo blog che insegna agli imprenditori come risparmiare fiscalmente sull’attività della propria azienda grazie al tax planning internazionale.

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