Pandemia Covid-19 e Pianificazione Internazionale

12 Novembre 2020

Oggi parliamo dell’elefante nella stanza: la pandemia di Covid che sta mandando a puttane tutte le operazioni dei miei clienti. Non potendo andare all’estero è difficile prendere la residenza in un paese straniero o recarsi presso la filiale della Raiffeisen Bank per aprire un conto offshore.

È innegabile che la pandemia ha bloccato tutto, molti nostri clienti sono fermi a ristagnare nelle acque sudice della sedentarietà. Chi fa impresa nell’era della globalizzazione americana non è abituato a stare fermo in un solo posto per più di 6 mesi. 

Ormai giunge la fine dell’anno e la metà dei miei clienti ha guadagnato la stessa cifra dell’anno scorso, l’altra metà ha guadagnato di meno. Qualcuno per fortuna ha guadagnato di più, ma sono pochi.

Quest’ironica situazione in cui proprio dalla Cina è venuto il germe che ha colpito la globalizzazione sarebbe il tema di un film apocalittico, ma purtroppo è la realtà. L’ironia fa spazio alla desolazione…

Nessuno di coloro che ha intrapreso la strada dell’imprenditoria online se la passa male dopotutto. Nessuno di noi ha dovuto chiudere bottega e pagare affitti a vuoto per mesi. I più sfortunati hanno sospeso gli abbonamenti ai servizi online per poi riprenderli in condizioni migliori. Quindi sicuramente siamo quelli meno colpiti da questa crisi.

Ma ne soffriamo anche noi. Anche solo perché non possiamo viaggiare, il mondo attorno a noi è in ginocchio e l’incertezza regna sovrana.

Non so per quanto durerà questo incubo, ma visto che ormai possiamo dire con certezza che non ci leveremo facilmente il virus dai piedi, ho deciso di affrontare la questione da un punto di vista più profondo. Quindi ho deciso di rispondere alla seguente domanda: “Allo stato attuale quali sono le conseguenze della pandemia sulla pianificazione fiscale internazionale?

Trasferimento di Residenza

Attualmente, con tutte le restrizioni di viaggio e l’isolamento imposto dagli Stati è letteralmente impossibile viaggiare. Ecco la lista dei paesi che attualmente ammettono il viaggio all’estero. L’ha creata Skyscanner e cambia continuamente tra aperture e chiusure in un moto ondulatorio snervante che ci uccide tutti dentro. Tra due settimane sarà sicuramente differente.

Abbandonare l’Italia in questo momento è molto complicato. Se anche riuscissi a lasciare l’Italia per andare in un altro paese sappi che i processi burocratici sono enormemente rallentati sia nelle banche che negli uffici pubblici. Per cui se anche volessi prendere la residenza altrove il processo risulta essere nettamente più lento del solito.

Quindi ti sto consigliando di restare in italia al calduccio? Assolutamente no. La situazione economica è disastrosa e tra poco verranno a chiedercene il conto con aumenti di tasse e patrimoniali. Per ora i prestiti europei stanno attenuando la situazione, ma la domanda è sempre la stessa: “per quanto andrà avanti questa storia?”

Tra la crisi e l’aiuto economico offerto all’Italia, le tasse non scompariranno nei paesi con un carico fiscale elevato, semmai aumentano per far fronte all’alto livello di debito, e tutte le promesse fatte durante questo periodo.

Ricordati una regola molto semplice: più soldi prendi in prestito, più soldi dovrai restituire. E l’Italia ne ha presi parecchi in prestito. Proprio per questo motivo devi fuggire appena è possibile. Approfitta del moto ondulatorio apertura-chiusura e appena si presenta l’occasione fuggi. Trova un paese con carico fiscale decente e vatti a prendere la residenza.

In questo momento in cui scrivo è aperto il Portogallo.

Devi avere un piano B

La crisi del coronavirus mostra ancora una volta perché può essere utile avere un piano B.

Quelli di noi che erano all’estero o vivevano come turisti permanenti sono stati cacciati dai paesi in cui stavano viaggiando. Io stesso sono dovuto fuggire con Valerio dal Vietnam sull’ultimo aereo disponibile prima della chiusura totale.

Abbiamo recuperato un volo della Qatar Airways cancellato ripetute volte, finalmente alla fine siamo riusciti a partire e siamo tornati in Europa. Per fortuna io avevo un piano B e anche uno C che mi ero costruito negli anni. Ma numerosi miei clienti si sono ritrovati bloccati in paesi stranieri o peggio ancora in Italia, senza poter uscire.

Sebbene io sia un turista permanente, ho la residenza a Lisbona, per cui mi sono andato a riparare in Portogallo. Questo significa avere un piano B e non ritrovarmi in Italia con il rischio di essere considerato un residente italiano.

Se sei tornato nel tuo paese di origine, ma non sei (fiscalmente) registrato lì, in linea di principio non devi preoccuparti. Nella maggior parte dei casi, dovrai solo evitare di trascorrere i famosi 183 giorni nel paese. Data la situazione attuale, anche se non puoi evitarlo, è possibile che se la tua residenza abituale è in un altro paese, non saranno in grado di renderti residente fiscale nel tuo paese di origine.

Detto questo, l’opzione migliore sarebbe lasciare il paese non appena la situazione lo consente.

Se hai già avviato il processo di emigrazione, in alcuni casi è ancora possibile perseguirlo, ma devi mettere in conto molti tempi morti e attese lunghe almeno il doppio del normale.

Alcuni paesi non permettono di avviare nuove domande, ma eventuali richieste già presentate sono ancora in fase di elaborazione da parte degli avvocati e delle autorità.

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Apertura di società offshore

Aprire società è sempre stata una passeggiata di salute. Si possono aprire ovunque e non ci sono controlli. Anche in piena pandemia se ne possono aprire senza problemi.

Soprattutto nel caso delle LLC, ad esempio, nulla è cambiato, oltre al fatto che le procedure potrebbero richiedere qualche giorno in più.

Se stavi progettando di avviare una LLC, non lasciarti scoraggiare dal fatto che sembra la fine del mondo, è ancora facilissimo. Il vero problema resta sempre lo stesso: il conto corrente aziendale.

Conto corrente offshore

In Europa, se hai meno di 100.000 euro detenuti in conti bancari, sembrerebbe che, in linea di principio, non hai molto di cui preoccuparti. Se hai denaro in una banca italiana, questo potrebbe essere un buon momento per ritirarlo e trasferirlo a una banca più sicura.

In generale, ha senso distribuire i tuoi soldi tenendoli in diversi paesi in tutto il mondo, così facendo non solo nei conti bancari, ma anche nei broker (di solito consigliamo interactivebrokers.com) e nei depositi di metalli preziosi come Bullionstar, dove tu puoi anche mettere al sicuro i tuoi contanti.

Sebbene in genere sia piuttosto complicato aprire conti bancari da remoto, sembra che le cose stiano cambiando a causa della situazione attuale. Alcune banche potrebbero fare un’eccezione, se lo giustifichi sufficientemente.

Se questa crisi continuasse potremmo assistere a una controtendenza nelle banche dell’OCSE. Avevamo riscontrato quanto fosse diventato complicato aprire conti correnti in remoto. Ebbene potrebbe diventare obbligatorio aprire conti in remoto e non recarsi più in filiale.

L’emergenza potrebbe invertire le priorità. Questa sarebbe senz’altro una buona notizia.
Conclusioni e altre considerazioni finali

Molti sono preoccupati (e giustamente) per la sicurezza dei propri beni e dei propri risparmi. Al momento il rischio di esproprio sembra minimo, a patto di non avere un magazzino pieno di disinfettanti e maschere.

Se usi l’euro, sei fortunato, poiché questa valuta sta aumentando notevolmente di valore, rispetto alle valute estere (ad eccezione del dollaro USA). Comunque sia, le misure adottate dalla maggior parte dei paesi faranno aumentare notevolmente l’inflazione e porteranno a una svalutazione generale del denaro.

Inoltre, il momento di cui parlavamo ormai da tempo sembra ormai avvicinarsi molto, il divieto totale di circolazione del contante.

Il fatto che le banconote e le monete siano “antigieniche” offre agli Stati un altro potente argomento che consentirà loro di controllare completamente ciò che facciamo con i nostri soldi. Non sarebbe sorprendente per noi aver raggiunto questa situazione entro la fine dell’anno, almeno nei paesi in cui i pagamenti con carta sono già ampiamente utilizzati.

Questo è il momento della prevenzione e della pianificazione.
Tienilo bene a mente. Oggi più di ieri.

Wish you all the best
Luca

Luca Taglialatela

Dottore commercialista e tributarista internazionale, creatore di Trasferimento Sicuro, il primo blog dedicato ai trasferimenti di residenza fiscale dall’Italia verso l’estero e Tax Planning Internazionale, il primo blog che insegna agli imprenditori come risparmiare fiscalmente sull’attività della propria azienda grazie al tax planning internazionale.

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